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Ricordiamo tutti le immagini dello scorso luglio, quando un tir di 18 metri fece inversione in un’apertura autostradale tra La Spezia e Parma, con il serio rischio di provocare una strage. L’autista, un ragazzo romeno di 30 anni, venne inseguito e fermato dalla Postrada, la quale gli comminò una multa di 8.000 euro e la revoca della patente.
Oggi, quella patente, gli è stata prontamente restituita, come previsto dall’articolo 135 del Codice della Strada. «Qualora il titolare della patente ritirata dichiari di lasciare il territorio nazionale, può richiedere la restituzione della patente stessa al prefetto» recita il testo.
Alla base di tutto c’è la promessa del conducente di non tornate in Italia, mentre la Prefettura aveva già avviato un procedimento per la trasmissione degli atti in Romania, nazione dove il documento di guida è stato rilasciato. Trattandosi di una semplice promessa, non vi è la certezza che l'autista non faccia ritorno nel nostro Paese, cosa che potenzialmente potrebbe già avvenire in tempi brevi.
Le conseguenze per il conducente, dopo essere stato potenzialmente responsabile di una strage, quindi, sono praticamente nulle.