Inquinamento 2019: navi da trasporto come 50 milioni di auto nuove

Inquinamento 2019: navi da trasporto come 50 milioni di auto nuove
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Le attenzioni della politica in tema di inquinamento riguardano sempre le auto e mai altri agenti altamente inquinanti come i riscaldamenti o le navi da crociera. Quest'ultime inquineranno, nel 2019, come 50 milioni di auto nuove
28 gennaio 2019

Anno importante per il mercato delle navi da crociera e trasporto, con 24 nuove navi da varare per diversi operatori. Si tratta di un record annunciato in pompa magna, ma allo stesso tempo nelle città va avanti la guerra contro le emissioni con blocchi al traffico, tasse di immatricolazione più alte e divieti alla circolazione per le auto più vecchie.

Misure che rischiano di migliorare solo in microscopica parte la situazione relativa all'inquinamento e che non trovano riscontro in ambito nautico: vero, l'annuncio di Costa Crociere relativo al varo di una nuova nave alimentata a gas naturale è un grande passo avanti, ma l'attuale parco circolante delle navi da crociera (2.500 unità, al netto delle navi da trasporto di minore dimensione) inquina come 5 milioni di vecchie auto a gasolio senza filtro antiparticolato. Facile ipotizzare, dunque, un valore di inquinamento pari a 10 volte superiore, quindi 50 milioni di veicoli, se raffrontato a veicoli di nuova generazione.

Tra l'altro il problema più grande di questi mezzi è il fatto che i motori restano accesi alla potenza necessaria per produrre l'energia che alimenta la rete elettrica di bordo anche quando sono ormeggiati in porto, tanto che secondo i dati di Orion (Università Federico II) e Istituto Motori del CNR una notevole parte dell'inquinamento di Napoli era data dalle navi da crociera ormeggiate nel porto.

In tema di emissioni Costa Smeralda sarà la prima nave alimentata a LNG (gas naturale liquefatto), il combustibile fossile più pulito. Una novità di tutto rispetto e qualcosa si sta muovendo anche nei porti per ridurre le emissioni di biossido di azoto delle imbarcazioni ormeggiate, dotandole di presa elettrica esterna da collegare alla banchina per poter spegnere i motori. Una novità che ha riguardato di recente gli attracchi delle navi mercantili in Liguria e che potrebbe essere replicata in tutti i porti che prevedono accosti per le grandi navi da crociera. Almeno finché non entrerà in vigore il taglio del 50% di emissioni di CO2 per il trasporto marittimo nel 2050, rispetto ai limiti del fissati nel 2008.

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Il vero cambio di passo potrebbe arrivare con la Ecoship, che costerà attorno ai 500 milioni di dollari e trasporterà fino a 2 mila passeggeri in cento porti di tutto il mondo. Yoshioka Tatsuya è il fondatore della compagnia giapponese Peace Boat, che ha appena firmato un accordo con la società finlandese Arctech per realizzare la nave da crociera più ecologica del mondo. La nave monterà dieci vele con pannelli fotovoltaici e 10 vele con pale eoliche, in grado di assicurare il 40% delle emissioni di CO2 in meno rispetto a una nave da crociera tradizionale.

La produzione interna di energia verrà sostenuta da dieci vele fotovoltaiche e da dieci vele che funzioneranno da turbine eoliche, generando circa 300 KW con un vento di 43 chilometri all’ora e fino al 30% dell’energia necessaria da fonte eolica, in condizioni di vento favorevole. A produrre energia grazie all’esposizione solare non saranno però solo le dieci vele fotovoltaiche, ma una superficie di pannelli solari pari a 12 mila metri quadri distribuiti sull’intera superficie della nave, per una capacità di 750 KW.

Fonte: Sicurauto

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