Inghilterra, la vera patria del motorsport?

Inghilterra, la vera patria del motorsport?
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Settimana scorsa si è svolta nel cuore di Londra la Race Week, evento focalizzato sui motori, al quale il pubblico britannico ha risposto in maniera calorosa e numerosa
6 luglio 2015

Non nascondiamoci dietro ad un dito: in Gran Bretagna, al momento, il motorsport - di qualsiasi risma sia – è davvero molto seguito, e vanta delle solide basi organizzative e di pubblico che, spesso, in Italia ci sognamo.

Basti pensare che, negli ultimi sette giorni, nel Regno Unito sono andati in scena l'ePrix di Londra di Formula E ed il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, mentre contestualmente si svolgeva uno dei tornei di tennis più famosi e seguiti del mondo, Wimbledon. Tralasciando le vittorie ed i titoli mondiali di un pilota suddito di Sua Maestà come Lewis Hamilton, il quale di certo avrà favorito la presenza delle 140.000 persone durante la domenica di Formula 1, è proprio l'amore delle persone comuni verso le auto – siano esse da corsa o meno – a lasciare sbalorditi.

 

Martedì, nel corso della Race Week, un evento organizzato sul campo della Honourable Artillery Company di Londra, McLaren ed il suo storico partner Esso hanno vestito i panni del leone nell'incontro di beneficenza di cricket andato in scena sui verdi prati del quartiere di Moorgate. Nel grande padiglione allestito per l'occasione, era possibile ammirare e salire su una McLaren 570S, oltre a vivere in prima persona l'opportunità di vestire la tuta di Jenson Button durante una sfida interna alle auto della casa di Woking sul tracciato di Silverstone.

Visionhaus   Esso Fuel Your Senses Experience   Race Week 049
Tramite l'Oculus Rift, si aveva la possibilità di osservare realmente il punto di vista di un pilota di Formula 1

 

Sfruttando le tecnologie derivanti dallo sviluppo dell'oramai famoso Oculus Rift, la scuderia inglese ed il partner Esso hanno dato a tutti la possibilità – gratuita, è bene sottolinearlo – di vivere un'esperienza senza dubbio nuova e piacevole, nell'arco dell'iniziativa #FuelYourSenses. Una volta calati nell'abitacolo della MP4-27, si poteva godere in prima persona di una sfida tutta interna al costruttore inglese: nei panni di Jenson Button, si era immersi in una sfida vera e propria, con la vettura di Formula 1 chiamata a vincere una gara ad handicap contro una McLaren stradale ed un'utilitaria.

 

Non sono mancati i momenti ilari e divertenti nati grazie a folle di curiosi, che hanno contribuito a rendere davvero piacevole una giornata dove, all'esterno del padiglione, vi era la possibilità di ammirare dozzine di automobili di prestigio, sia di Formula 1 che stradali. Tra le tante presenti, si annoverano una Ferrari F40, una Lotus portata in pista da Jim Clark – con il Ford Cosworth V8 a fare bella mostra di sé – una Ferrari 312T di Clay Regazzoni, una Porsche 550 Spyder, una Ford GT40, una Lotus E21, una Wolff portata in pista da Jody Scheckter e, immancabile, la McLaren campione del mondo 1976 con James Hunt.

 

La cosa che colpiva maggiormente, però, era il religioso silenzio ed il rispetto delle centinaia di curiosi ed appassionati che si avvicinavano, armati di macchine fotografiche e di smartphone, a queste opere d'arte, pronti ad immortalarle in ogni dettaglio. Da questo punto di vista, in italia, abbiamo ancora molto da imparare.

 

Iniziative del genere, in concomitanza del Gran Premio di Monza, non sarebbero assolutamente da sottovalutare, dato l'enorme richiamo di pubblico mossosi per l'occasione.

 

Marco Congiu

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