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Sono aperte le iscrizioni alla Infiniti Engineering Academy, giunta alla quarta edizione. L'Academy offrirà ad uno studente di ingegneria in Europa l'opportunità di effettuare uno stage della durata di 12 mesi, lavorando sia nell'ambito delle vetture di produzione, che in quello della Formula 1, grazie alla partnership tra Infiniti e il team Renault.
Gli studenti di ingegneria interessati possono iscriversi da subito su academy.infiniti.com. I candidati dovranno completare un test di ingegneria online sotto formato di “puzzle”, progettato da esperti, come parte di un processo di reclutamento in più fasi. I migliori candidati saranno invitati a partecipare ad un evento nel corso dell’estate, dove 10 finalisti si sfideranno per conquistare il loro posto.
Lo studente vincitore in Europa si unirà ad altri sei giovani ingegneri, rappresentanti delle altre regioni partecipanti (Asia e Oceania, Canada, Cina, Messico, Medio Oriente e Stati Uniti). I sette vincitori si sposteranno nel Regno Unito per lavorare nel Centro tecnico (Enstone) della Renault F1 e nel Centro europeo di Engineering (Cranfield) di Infiniti.
«Siamo davvero entusiasti di poter offrire, ancora una volta, a sette studenti di ingegneria provenienti da diverse regioni, la possibilità di aderire a questo posizionamento tecnicamente ricco, multi-disciplinare di ingegneria multi-culturale», ha dichiarato Tommaso Volpe, Infiniti Global Motorsport Director.
«Con la Formula Uno che è sempre più rilevante per l'industria automobilistica - prosegue Volpe - e grazie alla crescente collaborazione ed al trasferimento reale di tecnologia apportata dall'Alleanza Renault-Nissan e dalla nostra partnership tecnica con il Team, l‘Infiniti Engineering Academy offrirà un ricco ventaglio di esperienze ed opportunità ai vincitori dell’edizione 2017».
Nel 2016 ad imporsi fu un giovane italiano, Riccardo Manfredini, che sta completando il suo stage presso la sede di Renault F1 ad Enstone. «Posso confermare che questa esperienza é assolutamente incredibile e sono ancora al settimo cielo», racconta Manfredini.