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Quando ci sarà il via libera da parte dei Governi, l’intero sistema automotive dovrà farsi trovare pronto: in ausilio alla delicata fase della ripresa dell’attività produttiva arriva lo specifico “Codice di Condotta“ stilato congiuntamente dall’Acea, l’associazione europea dei produttori automobilistici, e da Clepa, che riunisce i fornitori automobilistici.
I due pilastri dell’industria automotive, con ciascuno che non potrebbe esistere senza l’altro, sanno bene che sarà importante fin da subito procedere in maniera regolare, evitando forzature o mancanze di forniture che potrebbero portare a blocchi della produzione o ritardi nella catena di lavoro.
L’uscita dalla crisi richiederà la condivisione di informazioni, in modo che tutti gli attori possano pianificare e agire in maniera efficace.
E qui entra in gioco il “Codice di Condotta“, strutturato in capitoli dedicati alla sicurezza sul luogo di lavoro, alla salute degli operai, alle modalità di riavvio del lavoro, alle disposizioni sulla comunicazione, alle norme contrattuali.
«Siamo impegnati a uscire dalla crisi rafforzati - parla così Eric-Mark Huitema, direttore generale di Acea - e tutti i partner della catena hanno una responsabilità condivisa nella gestione del rilancio del settore in modo sostenibile. Il “Codice di Condotta“ per le aziende fornisce a produttori e fornitori le indicazioni essenziali sull'approccio corretto per superare la crisi Covid-19».
Ricordiamo che nella sola Europa sono circa quattordici milioni le persone che lavorano a vario titolo nel mondo dell’industria automobilistica; nei giorni della crisi virale, oltre un milione è a riposo, in congedo temporaneo, ma sono molti di più quelli della filiera (ricambistica, vendita, assistenza tecnica) che sono del tutto fermi, con danni economici ancora incalcolabili, abbinati ad una grande incertezza relativa ai tempi di ripresa.
«Sicurezza e salute delle nostre comunità restano la priorità - ha detto Sigrid de Vries, segretario generale di Clepa - ma è di massima importanza anche il riavvio ben coordinato del settore, per mitigare al meglio e prima possibile l'impatto della crisi. Il “Codice di Condotta“ congiunto dell'industria automobilistica sarà decisivo in questo processo».