Industria automotive: il 2021 inizia bene, +2,3%

Industria automotive: il 2021 inizia bene, +2,3%
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Registrata un’importante crescita dalla produzione industriale nel primo mese dell’anno
10 marzo 2021

Piccoli segnali di ripresa per l’industria automotive in Italia: ad inizio 2021, secondo i dati Istat poi confermati da Anfia, la produzione industriale legata alla mobilità nel suo insieme riporta un significativo aumento tendenziale del 2,3%, approdando in territorio finalmente positivo dopo la drammatica chiusura dell’intero 2020 con una variazione tendenziale del -21%.

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«Dopo un quarto trimestre 2020 in recupero - commenta Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia - l'apertura del 2021 conferma un trend positivo per la produzione dell'industria automotive, anche grazie alla netta crescita degli ordinativi a dicembre (+23,6%), più marcata per il mercato interno (+36,5%). Un contributo deriva dalle misure di sostegno alla domanda attive da inizio anno, specie in riferimento alle auto: in Italia si registra un rialzo a doppia cifra dei volumi produttivi, sebbene il mercato non riesca ancora a esprimere un pieno recupero, con le vendita -13,1% nel primo bimestre».

Unico dato in controtendenza è quello relativo alla fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, il cui indice, sempre in rialzo negli ultimi tre mesi, inverte la tendenza a gennaio (-2,3%).

Tutto bene, dunque? Meglio essere cauti: tra i fattori che costituiscono una minaccia alla ripartenza produttiva della filiera automotive, a livello italiano ed europeo, l'Anfia segnala la crisi di approvvigionamento e i rincari di molte materie prime, in particolare acciaio, materie prime plastiche e semiconduttori, con la carenza di questi ultimi già responsabile di fermi produttivi anche in Italia.

«Si tratta - spiega Gioda - di difficoltà che, a livello nazionale, rischiano di vanificare gli interventi che il Governo ha messo in campo a supporto di uno dei settori trainanti dell'economia nazionale e di comportare impatti occupazionali negativi destinati a sommarsi a quelli legati all'emergenza Covid. A questo proposito, bisogna tener conto che a gennaio 2021 il ricorso alla cig (cassa integrazione guadagni, ndr) del settore automotive è aumentata esponenzialmente rispetto a gennaio 2020, mese ancora non toccato dalla pandemia». 

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