Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Si è tenuto nella giornata di ieri nella sede del Ministero del Lavoro in via Veneto, l'incontro dei Ministri Elsa Fornero e Corrado Passera con i sindacati su Fiat. Dei segretari generali dei sindacati confederali non sono intervenuti i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Le due organizzazioni sindacali sono state rappresentate dai responsabili per il settore auto delle sigle di categoria Fim e Uilm. Per la Cgil il segretario generale Susanna Camusso, ed il leader della Fiom Maurizio Landini. Per l'Ugl il segretario generale Giovanni Centrella.
Il Ministro Elsa Fornero, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, avrebbe rilevato le "assenze" indicando di immaginare che siano dovute al fatto che l'incontro è stato anticipato a ieri, mentre era inizialmente previsto per la giornata di oggi, ed avrebbe quindi spiegato che il cambio di data è stato imposto da incompatibilità nell'agenda degli impegni di Governo.
Bonanni, Cisl
Raffaele Bonanni conferma infatti che ieri non si è potuto recare all'incontro con il Governo a causa del cambio della data, come ipotizzato dal Ministro Fornero, dichiarando: «Avevamo degli impegni.» Il segretario smentisce le indiscrezioni su pressioni da parte del Lingotto perché disertasse la convocazione, «what? - dichiara scioccato in merito all'ìpotesi – a scriverlo sono "giornalacci".»
«L'incontro con i Ministri Fornero e Passera è stato un incontro per riferire ciò che si sono detti con la Fiat, ma noi abbiamo bisogno di parlare direttamente con l'azienda per sapere cosa vuole fare – prosegue - quando questa storia della crisi del mercato finirà. Vogliamo sapere se l'azienda conferma gli investimenti annunciati tre anni fa.»
“L'incontro con i Ministri Fornero e Passera è stato un incontro per riferire ciò che si sono detti con la Fiat - dichiara Bonanni - ma noi abbiamo bisogno di parlare direttamente con l'azienda per sapere cosa vuole fare”
«Ho avuto modo di parlare con Marchionne l'altra sera e ci ha detto che appena tornerà dagli Stati Uniti si incontrerà con noi ed avremo modo di discutere. Tra qualche giorno ci farà sapere quando», assicura Bonanni, secondo il quale «il Governo deve aprire una discussione in aiuto a ciò che si aspettano i territori ed i lavoratori. Se il Governo vuole fare qualcosa deve lavorare sulle infrastrutture, sulle amministrazioni, sulle tasse locali , i servizi comuni. Di questo discuta con noi.»
Inoltre, in merito all'ipotesi avanzata da Susanna Camusso che la Fiat dica di restare solo per presidiare il territorio, Bonanni commenta: «Magari ci fossero tutte queste aziende che arrivano.» «La vicenda di Termini Imerese ben racconta che quando se ne va un'azienda difficilmente ne arriva un'altra e, se arriva, lo fa solo per i soldi pubblici. Non penso che vogliano venire in Italia perché tutti i mercati si stanno restringendo.»
Camusso, Cgil
Susanna Camusso, Segretario Generale della Cgil si è così espressa: «Rimaniamo in uno stato di sospensione: non c'è più il sogno di Fabbrica Italia e Fiat non ci dice cosa vuole fare.» «Sorge il sospetto – prosegue - che Fiat dica 'rimaniamo' per mantenere un presidio, evitare l'ingresso di altri produttori, e poi si vedrà. Questo stato di incertezza pesa non solo sui lavoratori Fiat ma anche su tutti quelli della filiera produttiva.» «Lo abbiamo detto ieri sera al Governo: il tema non è aspettare che si esca dalla crisi. La Fiat deve dire - ha aggiunto - quali modelli intende produrre e come intende recuperare le quote di mercato che ha perso in questo periodo.»
Panicali, Uilm
Eros Panicali della Uilm, dichiara invece: «L'investimento per Mirafiori deve partire perché, se le difficoltà sono in Italia e in Europa, la produzione di Mirafiori è destinata agli Stati uniti e quindi non si capisce perché non debba essere avviata.» Il sindacalista ha quindi spiegato che i modelli per gli stabilimenti di Cassino e di Melfi «sono pronti. Ora dobbiamo smontare la teoria che in un momento di crisi non si mettano sul mercato nuovi modelli.»
Angeletti, Uil
Luigi Angeletti, Segretario Generale della Uil, afferma invece: «Abbiamo un incontro con Fiat programmato nelle prossime settimane, nel corso del quale onestamente vorremmo sapere quando comincerà a fare quella parte di investimenti che noi riteniamo importanti e urgenti, soprattutto perché pensiamo che questo sia il momento idoneo.»
“La Fiat deve dire - dichiara la Camusso - quali modelli intende produrre e come intende recuperare le quote di mercato che ha perso in questo periodo”
Romiti, ex Presidente Fiat
Cesare Romiti ex Presidente della Fiat, commenta le 'frecciate' lanciate contro chi critica il Lingotto dall'Amministratore Delegato del Gruppo, Sergio Marchionne, durante il suo discorso di ieri ai manager del Gruppo, dichiarando: «Io non vado a braccetto con la Fiom, sono stati miei forti avversari all'epoca della marcia dei 40 mila.»
Secondo Romiti, però, il piano Fabbrica Italia, annunciato da Marchionne, «era un programma che solo la Fiom ha ritenuto che non fosse corrispondente alle possibilità. E aveva ragione.» Romiti ha criticato il numero uno del Lingotto anche per «avere allontanato la Fiom e aver fatto una politica ostruzionistica nei confronti di un sindacato. Il sindacato mi ha sempre ostacolato, però mi ha anche permesso di non commettere molti errori.»
Fonte: Ansa