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Avete al polso un orologio? Bene, fissate la lancetta dei minuti: da quando avete iniziato a leggere questo articolo e tra cinque minuti quando smetterete, sulle strade italiane ci sarà già stato un incidente ed un altro sta per verificarsi.
Infatti le statistiche diffuse da Aci rivelano che nel primo semestre 2019 ci sono stato 82.048 sinistri, pari a 453 al giorno ed ben 19 per ogni ora (notturne comprese); al dato, pur in calo dell’1,3% rispetto al 2018, corrisponde un aumento preoccupante dei decessi (1.505 totali, 8 al giorno, 1 ogni 3 ore), che solo in parte viene bilanciato dalla riduzione del 2,9% dei feriti (113.765 totali, 628 al giorno, 26 ogni ora).
Un andamento preoccupante, che allontana il nostro Paese dall’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime della strada entro il 2020: al momento, sono calate del 23,6% rispetto al 2010, anno in cui fu lanciata la campagna, ma ben del 54,2% sul 2001.
L'aumento di vittime, nel dettaglio, si registra, sulle autostrade (+25%) e sulle strade extraurbane (+0,3%), mentre per le strade urbane si stima, invece, una diminuzione pari a circa il 3%; al contempo, non si registrano aumenti significativi della mobilità.
Tra le cause più frequenti degli incidenti e delle conseguenze più gravi, si confermano l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e l’uso del cellulare mentre si guida: nei primi sei mesi del 2019 le contravvenzioni elevate dalla Polizia Stradale per queste infrazioni sono aumentate, rispettivamente del 38%, 7,5% e 15%.
L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra numero dei morti e numero degli incidenti con lesioni a persone moltiplicato 100, è pari a 1,8, stabile rispetto al primo semestre 2018.
Come ulteriore dato statistico, ricordiamo che nel primo semestre 2019 le nuove iscrizioni di autovetture sono diminuite del 3,4%; le percorrenze medie annue sulle autostrade in concessione sono sostanzialmente stabili, (+ 0,6% rispetto allo stesso periodo 2018), mentre aumenta il traffico di veicoli pesanti (+2,1%).