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Incidente automobilistico uguale danno, a oggetti e purtroppo talvolta anche persone. Il Bel Paese sotto questo punto di vista non è per niente bello, visto il cattivo stato di manutenzione e sicurezza di molti vecchi veicoli, la lucidità spesso mancante di chi si mette al volante e… molti altri malcostumi più o meno giustificabili. L’ultimo aspetto negativo, in crescita, è quello delle truffe, perché quando l’assicurazione e la controparte si aggirano, per danaro, di truffa ai danni di automobilisti in buona fede (malcapitati) si tratta.
E non parliamo solo di piccole cose, come il banale finto “specchietto rotto”. In Italia se ne inventano sempre di nuovi, metodi per risparmiarsi denari dovuti ma anche estorcerne a terzi, automobilisti.
Secondo gli ultimi i dati elaborati da Ania, basati sul 2017 mentre attendiamo l’elaborazione di quelli 2018, l'incidenza media di sinistri esposti a rischio frode in Italia era pari al 22,4%. Non è però certo il dato vero, di quanto accada nelle strade, perché qui si considerano solo quanto dichiarato pubblicamente, ma ci sono poi moltissimi casi che quotidianamente avvengono, restando privati e solo saltuariamente registrati, dopo interventi delle forze dell'ordine.
Le quantità maggiori non sono però quelle di grandi frodi smascherate di cui si legge ogni tanto sui media, bensì le piccole truffe. Quelle dove se va bene, i malcapitati automobilisti pagano il furbetto rapidamente e in cash, senza lasciare traccia: specchietto rotto, fiancata rigata, “toccata” in parcheggio, finto tamponamento. In ogni caso il consiglio è che quando in un incidente automobilistico si senta “puzza di bruciato” è sempre meglio far compilare quanto meno una constatazione amichevole, o chiamare le forze dell’ordine se manchi la volontà di registrare nero su bianco.
Alla peggio, se nella fretta ci si lascia “sfuggire” il riferimento di chi tenti la frode, si può sempre segnalare preventivamente la circostanza alla compagnia assicurativa, che previene possibili denunce della controparte in richiesta danni.
Le ultime statistiche confermano che la regione peggio messa, per questi fenomeni, è la Campania: addirittura capace di doppiare molte altre regioni, con il 44% di sinistri auto a rischio frode. Seguono il Molise con il 33% e Calabria con il 28%. Dal lato opposto Val d'Aosta e Vento, capaci di stare sotto al 15%, che comunque non è poco alla luce dei citati casi invisibili.