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Si muore sempre di più sulle strade statunitensi: i dati del primo semestre 2016 diffusi dal National Safety Council parlano di 19.100 vittime di incidenti stradali nel primi sei mesi dell'anno. Si tratta di un aumento del 9% rispetto al 2015 e del 18% in confronto allo stesso periodo del 2014.
Come si evince da questi dati, il numero dei decessi aveva già subito una considerevole crescita tra il 2014 ed il 2015, toccando il picco dal 2008 e registrando il maggior incremento percentuale dal 1966. A livello di singoli stati, l'aumento più considerevole - + 43% - si è registrato in Florida; seguono Georgia (+ 34%) e Indiana (+ 33%).
Se questa tendenza continuasse anche nel secondo semestre, il numero di decessi causati da incidenti stradali potrebbe sfiorare quota 40.000; non accade da oltre 10 anni. Sta progressivamente aumentando anche il tasso di mortalità ogni 100 milioni di miglia percorse: nel 2016 ha toccato quota 1,6.
Si tratta di un'inversione di tendenza marcata, diversamente da quanto accade nell'Unione Europea: qui il calo dei decessi per incidenti stradali si è arrestato negli ultimi anni, ma i dati si sono mantenuti sui livelli del 2013 (26.000 vittime). Vista questa tendenza, raggiungere l'obiettivo del dimezzamento degli incidenti mortali occorsi nel 2010 - 35.000 - entro il 2020 diventa un compito decisamente arduo.