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È stata una delle notizie più condivise sul web di recente, in tema di motori, quella dell’incidente avvenuto a Richard Hammond in Svizzera. A distanza di circa due mesi, una commissione disciplinare ha emesso delle sanzioni a carico degli organizzatori, in disaccordo con quanto invece reputi regolare l’organizzazione stessa, che però non pare intenzionata a presentare ricorso. Sebbene le sanzioni non siano di quelle peggiori, pare che il futuro a breve della corsa nel Cantone San Gallo, sia ora in discussione.
In effetti non serviva il clamore di quella spettacolare uscita di strada, con tanto di VIP salvo per miracolo. Come tutte le manifestazioni su strada dove le vetture corrono a velocità elevata, vi sono dei rischi e delle contromisure da adottare, sempre perfettibili nel tempo. La salita di Hemberg è finita sotto inchiesta da parte di organi al vertice internazionali, federazione, tramite quelli locali, svizzeri, che hanno in primis verificato la coerenza dell’evento con quanto previsto sulla carta, in quel 10 giugno. La commissione ha poi trovato una carenza nell’applicazione di un punto del codice sportivo internazionale (FIA) imponendo una sanzione di cinquemila franchi. Anche alcuni membri della giuria e della direzione gara sono stati sanzionati, con sospensione di licenza semestrale: il direttore Müller e tre commissari, Müller, Marty e Lenglet.