Incidente filobus Milano, l’autista: «Mi sono distratto»

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Forse stava firmando il documento di viaggio, ma c’è anche l’ipotesi che stesse usando il cellulare
10 dicembre 2019

Potrebbe essere stata una leggerezza del conducente a provocare lo spaventoso incidente tra un filobus ed un camion dei rifiuti che a Milano ha provocato la morte di una donna ed il ferimento degli altri quattordici passeggeri presenti a bordo.

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, pare che ad alcuni dipendenti dell’azienda del trasporto pubblico milanese l’autista del filobus passato con il rosso abbia confessato «Stavo firmando la cedola e ho staccato le mani dal volante». La cedola è il documento che gli autisti firmano prima di iniziare il suo turno. Dunque, se è andata davvero così, il conducente potrebbe aver dimenticato di farlo prima di mettersi in servizio per provvedere solo successivamente una volta in marcia.

Una distrazione fatale, dunque, che però l’uomo dovrà confermare o meno agli inquirenti, che intanto stanno accertando l’ora esatta in cui è avvenuto l’impatto mortale per la signora 49enne Sheryl Ortega Calangi.

Dovranno incrociare l’ora riportata dalle videocamere degli esercizi commerciali all’incrocio tra viale Bezzi e via Marostica con i dati del cellulare del dipendente della Atm per verificare se stesse usando il telefonino mentre si trovava alla guida del filobus.

Intanto dalle prime ricostruzioni emerge che probabilmente entrambe i mezzi viaggiavano alla velocità di 50 km/h, cioè al di sopra dei limiti consentiti. Nel registro degli indagati per omicidio stradale aggravato c’è anche il conducente del camion della Amsa, come da prassi. Anche l’Atm ha avviato un’indagine interna.

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