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Una proposta di legge per favorire l’acquisto e l’uso delle auto elettriche: l’iniziativa del deputato Oreste Pastorelli (PSI), membro della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, presentata ufficialmente a Roma, va nella direzione dell’allargamento del parco auto circolante a zero emissioni, coniugando interesse pubblico, riduzione del danno ambientale, contrasto delle malattie sociali legate all’emissione di sostanze inquinanti.
Meno IVA e detrazioni
In altre nazioni europee, il sostegno all’acquisto avviene attraverso l’erogazione di sostanziosi contributi in denaro; la proposta di Pastorelli prevede invece altri sostegni, a partire dall’abbattimento dell'aliquota dell’IVA dall’attuale 22% al 4, passando per la detrazione del 100% delle imposte sull’acquisto il primo anno di entrata in vigore della Legge (che poi diventano il 90% per il secondo, l’80% per il terzo e così via a diminuire del 10% per 5 anni) e la riduzione del credito di imposta del 50% in 5 o 10 anni per i mezzi a zero emissioni adibiti a servizio pubblico.
Il testo del disegno di Legge, inoltre, prevede anche finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture per la ricarica veloce, senza le quali sarebbe difficile ipotizzare una larga diffusione delle vetture a zero emissioni (AZE). A questo proposito, il ddl prevede un credito di imposta del 41% fino a una spesa di 75.000 euro per la realizzazione degli impianti di ricarica elettrica veloce.
«Le misure previste dal disegno di legge - ha dichiarato Pastorelli – non necessitano di copertura finanziaria perché favorendo la mobilità a zero emissioni prevediamo una sensibile riduzione delle malattie legate all’inquinamento, che hanno costi elevati a carico del Servizio Sanitario Nazionale. In questo modo si compenserebbe il minor introito legato alla riduzione dell’aliquota d’IVA ed alle detrazioni fiscali. Mi auguro che il disegno di legge possa essere messo in tempi rapidi nel calendario dei lavori della Camera, passando attraverso una rapida approvazione della Commissione prima del passaggio in Aula. Ho già ricevuto rassicurazioni in tal senso e confido che possa essere convertito in legge nel giro di pochi mesi».
Una legge bipartisan
L'iniziativa, che ha riscosso un riconoscimento bipartisan ed è già stata sottoscritta da molti parlamentari, è sostenuta da FareAmbiente che si batte per ridurre le emissioni di gas nocivi nell'atmosfera, ed è stata promotrice della Legge Ghiglia che incentivava la mobilità sostenibile a emissioni zero. «Ottomila morti l'anno per polveri sottili in Italia – ha detto Vincenzo Pepe, Presidente di FareAmbiente nel suo intervento - sono inacccettabili. Nelle grandi città come Roma, Milano, Napoli, Firenze, le concentrazioni di PM10 sono spesso sopra la norma e a farne le spese sono la salute dei cittadini e il loro diritto alla mobilità visto che, quando l'inquinamento supera i livelli di guardia, puntualmente scatta il blocco del traffico».
Sostegno dai tassisti
Partner dell’iniziativa, l’URI, Unione Radiotaxi Italiani, che da tempo ha sposato la “linea verde” tra i suoi soci: «Grazie alle due centraline di ricarica rapida – ha riferito il Presidente URI Loreno Bittarelli – i due taxi elettrici che da sei mesi lavorano su Roma hanno azzerato una delle criticità legate alle vetture a zero emissioni. I colleghi che le usano sono molto soddisfatti: costi irrisori delle ricariche, zero spese di manutenzione dei veicoli, massima soddisfazione dei clienti che scoprono il piacere di viaggiare a bordo di auto silenziose e non inquinanti. Ci auguriamo che le misure previste dal disegno di legge oggi presentato consentano a sempre più tassisti di operare una scelta in favore dell’ambiente. Con questa iniziativa, URI ribadisce il suo interesse per il trasporto eco-sostenibile. Già con il progetto 'Via col Verde', attivo dal 2012, abbiamo dimostrato la fattibilità concreta della mobilità elettrica nel servizio taxi e l'attenzione al tema della mobilità sostenibile».