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Bambole, non c’è più una lira, anzi un euro: dei cento milioni stanziati dal Decreto Agosto per gli incentivi all’acquisto di nuove vetture con emissioni di anidride carbonica tra 91 e 110 g/km ormai non restano che pochi spiccioli.
In cassa ne resterebbero giusto un paio, oltre ai residui 1,2 che ancora risalgono agli originali 50 del primo provvedimento governativo: una situazione dovuta forse alla possibilità, offerta dal decreto entrato in vigore a metà agosto, di usufruire di una sovvenzione più generosa di 250 euro, opportunità colta al volo da chi aveva magari prenotato una vettura ad inizio mese.
Non c’è dubbio che la manovra del Governo sia stata molto gradita dal mercato, al punto che già di ipotizza una possibile terza tranche di sostegno all’acquisto, magari già in occasione della conversione del decreto in questi giorni in discussione alle Camere, con nuove risorse; ma potrebbe anche succedere che vengano resi disponibili per la fascia 91-110 g/km fondi già stanziati per altri segmenti di mercato, come quello 0-60 g/km (ibride ed elettriche) per i quali il “tesoretto“ disponibile è ancora piuttosto ampio, visto che dei 50 milioni di euro stanziati ne sono stati utilizzati circa il 20%, mentre per la fascia 61-90 l’erogazione è arrivata a circa 40 milioni, a fronte dei 150 resi disponibili dal decreto di Governo.