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Partono dopo incredibili attese e polemiche, gli incentivi statali per il cambio auto 2022. Mai momento fu più difficile, per dire convinti e soddisfatti con in mano una brochure di auto ibrida: “sì, la rottamo e compro quella nuova con lo sconto, di auto”.
Già, perché purtroppo i bonus statali non sono così tanti e tanto corposi, per far dire che diventi conveniente la costosa auto con spina oggi dicendo addio a una buona Euro4. Al contrario, per come sono saliti i prezzi delle auto usate, anche una vecchia utilitaria Euro4 ben messa, magari di modello e allestimento gradevole, con cambio automatico e bassi consumi, può valere ben più dei soldi che sono decurtati per rottamarla. Se lasciata in circolazione e rivenduta "fa comodo e anche economia" per altri anni.
Di come funzionano gli incentivi leggete tutto qui, nella nostra guida. Per il cosa vale la pena rottamare e cosa invece no, serve buon senso e informazione completa. È chiaro a tutti come oggi un modello di nicchia sempre-verde, come certi fuoristrada, auto 4x4, modelli cabriolet o di spaziosità XL, difficilmente vada rottamato a cuor leggero, anzi.
Banale aver capito che sono finiti i tempi dei grandi stock da smaltire, dello scontone pronta-consegna a Km.0. Idem per il decadimento prezzo a metà del listino in soli tre anni. I tempi dove si trovano buoni affari con auto usate fresche (leggete pure le lamentele di chi gli sfornava, gli usati freschi: gli autonoleggi).
Se si conta la sola parte finanziaria e non quella ambientale o di utilizzo futuro, insomma, non è d’obbligo rottamare e non è detto valga la pena. Dopo metà 2021 si sono viste vecchie Ypsilon o Panda che un tempo venivano ritirate a 1.000/1.500 euro, venire proposte a più del doppio e quindi valere più dei 2.000 euro dati in bonus oggi.
Una linea di logica demarcazione, nel decidere, potrebbe essere quella di sapere che vetture almeno euro4, o comunque con meno di 80.000 chilometri alle spalle, se ben tenute, fanno bene il proprio servizio in molte zone. Certo i consumi, la sicurezza, le manutenzioni e la persecuzione del motore diesel, minano oggettivamente il valore pratico e non solo delle stesse, rispetto a modelli più nuovi.
Prima di andare a chiedere l’auto nuova con i bonus, insomma, meglio farsi quotare la vecchia auto usata in modo oggettivo, anche se ultra-decennale. Spulciando tra gli annunci del catalogo automoto.it, ad esempio, facilmente si vedono prezzi praticati da dealer ufficiali e alcuni privati, sui più popolari modelli di auto usata. A questo link una selezione di oggi dal nostro catalogo, che conta oltre 2.300 annunci con prezzo di almeno tremila euro, per auto prodotte entro il 2010 ovvero pre-Euro5.
Il semplice conto per vedere se “vale di più” l’auto rottamata, trasformata in bonus, o l’auto quotata sul mercato usato, non basta. Ogni caso va a se, per come si usi l’auto o si intenda procedere nel futuro, gestendola.
Due numeri vanno dati. Per novità in vendita oggi, comprese tra 61 e 135 g/km di emissioni CO2 dichiarate, quelle più “concrete” per l’automobilista medio non elettro compatibile, di auto, rottamando ci sono 2.000 euro.
Più corposo l’incentivo per auto con la spina: 0-20 g/km e 21-60 g/km, già senza rottamazione prendono rispettivamente tremila euro e duemila euro. Con rottamazione si sale di altri duemila euro. Alla fine, la legge ammette alla rottamazione auto di classe inferiore a Euro 5 (Euro 0, 1, 2, 3 e 4) offrendo la cifra netta di 2.000 euro.
Poco per gran parte di auto usate anche inquinanti ma spesso in ottimo stato e di tipo appetibile sul mercato. Questa almeno la inedita situazione a oggi. Con la vecchia tedesca in edizione speciale, dotata di accessori e cambio automatico, ben tenuta, che non per tutti ha senso rottamare, se compatibile all’uso o rivendibile a ben oltre duemila euro.
Discorsi a parte si innescano quando i rivenditori auto vincolano alla rottamazione altri incentivi e promozioni proprie, da sommare a quanto mette lo Stato. Difficile però che rivenditori assetati di buone auto usate da quasi un anno, lascino andare in demolizione prodotti capaci di creare ancora valore e ricavo.