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Il governo spagnolo vara un piano di sostegno al settore automotive da 3,75 miliardi di euro: ad annunciarlo il premier, Pedro Sanchez, che ha spiegato che le misure puntano al rinnovo del parco auto, con incentivi speciali per le auto elettriche. Di concerto con l'industria automobilistica, l'esecutivo iberico ha lavorato ad un piano globale per risollevare un settore fondamentale, duramente piegato dalla lunga interruzione della produzione e dal forte calo della domanda dovuti alla pandemia di COVID-19.
In Spagna, il settore automotive rappresenta il 12% del PIL nazionale e impiega 650.000 persone indirettamente, con una filiera da 2 milioni di dipendenti; di qui la volontà di sostenere il comparto attraverso incentivi che guidino la Spagna nella transizione verso una «mobilità sostenibile e connessa», per mantenere la competitività del settore senza rinunciare agli impegni ecologici presi anche a livello comunitario. «I veicoli del futuro avranno poca somiglianza con quelli del passato quanto all' impatto sull'ambiente», spiega Sanchez.
Oltre agli incentivi all'acquisto di auto, si parla anche di sostegno alla ricerca, con una riforma della fiscalità per assicurare competitività e supportare le attività formative. Si parla inoltre di misure volte allo svecchiamento del parco circolante, che entro il 2050, secondo gli obiettivi dell'esecutivo spagnolo, dovrà essere a zero emissioni. «Stiamo lavorando per avere, in futuro, veicoli migliori, città più sostenibili e pulite, un'occupazione di qualità superiore e un settore molto più competitivo», ha aggiunto Sanchez.