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Al tavolo di oggi organizzato dal Ministro D'Urso, presenti diversi attori del mondo automotive, si sono decise le sorti degli ecobonus 2024. Nessuna grossa novità nella formula rispetto quanto già annunciato dallo stesso Ministro alla fine del 2023, che vede sostanziosi e vantaggiosi cambiamenti per le auto a emissioni più basse. La buona notizia è l'aggiunta di fondi disponibili per sovvenzionare gli incentivi. Ma visto che i nuovi incentivi non saranno da subito disponibili, anche in questo caso l'effetto annuncio con tutti i suoi deprecabili effetti comporterà la paralisi del mercato per almeno il mese di febbraio.
Ma andiamo con ordine, per ora si sa che il rifinanziamento è sostanzioso e che soprattutto riguarda la fascia le auto con motore endotermico ed emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km, con 283 milioni di euro in più di quello che era stato stanziato precedentemente. Visto che gli attuali fondi erano giù quasi terminati, la platea di chi potrà usufruirne si amplia, ma come dicevamo finiti i fondi attuali ci sarà da attendere la firma del decreto legge prima di poter accedere ai nuovi. Per quanto riguarda le auto elettriche le cose cambiano poco, sono stati aggiunti 20 milioni, ma qui le novità sono più interessanti per gli importi degli incentivi, che come abbiamo già scritto sono almeno raddoppiati rispetto a quelli del 2023. Invece per le vetture plug-in, quelle con emissioni che vanno dai da 21 a 60 g/km di CO2, la disponibilità di fondi per gli incentivi è stata notevolmente ridotta a 150 milioni totali, ben 95 milioni di euro in meno rispetto a quanto era stato previsto. Quindi una rimodulazione che premia l'elettrico ed l'endotermico ma che penalizza i PHEV, quindi una scelta d'indirizzo che anche visto i nuovi importi degli incentivi, va verso una distribuzione delle risorse che accontenta sia l'aspetto ecologico che quello sociale.
Quindi bene, anche se si poteva fare meglio evitando gli annunci prima della reale entrata in vigore delle nuove regole. Adesso attendiamo una rapida attuazione delle nuove disposizioni e speriamo in nessuna sorpresa negativa. Qui sotto rimettiamo la tabella dei nuovi incentivi.