Incentivi 2022, occhio a questi modelli: mancati per un soffio

Incentivi 2022, occhio a questi modelli: mancati per un soffio
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Vediamo insieme quali modelli e quali limiti potrebbero trarvi in inganno
25 maggio 2022

Gli incentivi auto 2022 ormai sono in essere, e mentre molte auto iniziano ad essere acquistate, c'è da valutare che - come ogni regolamentazione - alcune auto rimangono fuori dal programma per qualche motivo. Se tante vetture sono escluse in modo evidente, altre invece riescono ad entrare nelle promozioni, o magari a rimanerne fuori, per poco.

Prima di vedere quali auto rimangono escluse, vediamo come funzionano gli incentivi in breve: questa scontistica viene posizionata sulle auto con emissioni comprese tra la fascia 0-135 g/km. Da 0 a 20 g/km di CO2 si tratta di 5.000 euro con rottamazione, 3.000 euro senza rottamazione; da 21 a 60 g/km si abbassa a 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione; a chiudere il tutto quelle da 61 a 135 g/km che hanno 2.000 euro di sconto ma solo con rottamazione.

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Le grandi escluse

Il primo blocco di esclusione è dato dal limite di spesa: le auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km, e da 61 a 135 g/km possono avere un costo iva esclusa al massimo di 35.000 euro, differentemente per le auto da 21-60 g/km il valore sale a 45.000 euro, sempre senza IVA.

Per questo motivo tra le prime auto, specialmente quelle elettriche, troviamo escluse per poco la Audi Q4 35 e-tron, che parte da 37.719 euro, la BMW i3 120 che parte da un prezzo simile e la DS 3 Crossback E-Tense, che sfora i 35.000 euro di soli 800 euro sopra. Fuori anche Volvo XC40 e C40, la Toyota Proace Verso Electric e la Kia e-Niro, persino nel suo allestimento "economico".

Passando alla fascia intermedia, BMW si vede tirate fuori le 330e e la X2 mentre Audi perde la Q3 SPB 45 TFSI e S tronic e la Q5 50 TFSI e quattro S tronic, anche queste conun valore leggermente sopra i 45.000 di limite.

L'ultima fascia invece avrebbe potuto avere tante vetture interessanti che però sforano di budget, come la Alfa Romeo Giulia 2.2 Turbodiesel 120 CV, l'Audi A4 30 TDI da 136 CV, le BMW 120d, 220d, 316d, 318d, 320d e persino la X1 e la X2, entrambe sDrive18d. Niente Ford Kuga Full Hybrid da 2.5 litri e Mondeo Full Hybrid da 2.0, così come svariate Mercedes come la A 220 d, B 220 d, C 200 d e gran parte delle CLA. A chiudere il cerchio Mini e la sua 2.0 Cooper SD, l'Opel Insignia e la Peugeot 508, altre grandi escluse.

Menzione d'onore per le escluse in termini di limiti di emissioni: vetture come la Seat Ateca e la Audi Q5 40 TDI vengono rimosse dalla lista in quanto hanno 139 g/km di emissioni di CO2, affiancate a Nissan Qashqai e Jeep Renegade, anch'esse superiori alla quota limite.

Nota finale: in passato è accaduto che alcuni costruttori provvedessero alla ri-omologazione di alcuni modelli che erano molti vicini ali limiti ammessi, specie per quelli un po' anzianotti che ricadevano in normative oramai superate. Non si può escludere, quindi, che a breve qualcuno degli "esclusi" rientri nel parametri, ma si tratterebbe eventualmente solo della fascia superiore (61-135 grammi/km).   

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