Renault venderà sempre meno auto? 20% del fatturato da Mobilize [che però triplica i ricavi da ogni veicolo]

Renault venderà sempre meno auto? 20% del fatturato da Mobilize [che però triplica i ricavi da ogni veicolo]
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Il gruppo francese, legato anche a Nissan, Dacia e Mitsubishi, conferma che le attività Mobilize trasformeranno lavoro ed economie interne: una nuova “catena del valore di mobilità” che peserà il 20% del fatturato tra 8 anni secondo il VaaS (Vehicle-as-a-Service)
10 maggio 2022

Non è passato molto da quando vi abbiamo parlato qui su automoto.it della Renaulution, presentata da De Meo lo scorso anno. Il Gruppo Renault è in trasformazione, pesante anche se da noi in Italia colpisce di più quella targata Stellantis, ex-Fiat, ex-FCA. I francesi hanno un conglomerato di nuove attività in arrivo, diverse dalla pura e classica produzione veicoli che tanto ha fatto perdere denari e lavoro, negli ultimi anni, si chiama Mobilize.

Grazie ai molti servizi, di mobilità ma anche finanziari, energetici e assicurativi, gli uomini di De Meo contano di generare ricavi ricorrenti e raggiungere in breve non solo un pareggio, l’obiettivo è 20% su fatturato del Gruppo Renault, entro il 2030.

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Sfruttare al massimo l'auto

Non è poca cosa detto così, ma un dato percentuale è sempre relativo. Limitiamoci ora a capire cosa faranno in Renault, di diverso rispetto allo sfornare auto termico o ibride da uno stabilimento e venderle attraverso i concessionari, come un volta. Il principio, non diverso da quello di molte altre Case auto evolute, è qui detto VaaS (Vehicle-as-a-Service): un’offerta estesa, incentrata su un ecosistema software. Ci sono sempre automobili di mezzo, solo elettriche connesse, ma ci si concentra sull’uso piuttosto che sulla proprietà e Mobilize offre, partendo dal veicolo, servizi vari e soprattutto più accessibili, ecologici.

Il commendo dell’AD Mobilize, specifica un dettaglio economico rilevante: «Mobilize vende servizi e non veicoli, approccio che consente di generare ricavi e di ridurre i costi per i nostri clienti. Proponiamo una gamma di servizi che vanno dalle soluzioni di finanziamento all’assicurazione, passando per l’energia e la manutenzione. Il veicolo diventa una piattaforma di servizi, consentendo di triplicare il fatturato generato nel corso del suo ciclo di vita».

Mobilze cosa fa

A partire dall’anno prossimo, l’ecosistema software integrato consentirà partendo da un veicolo elettrico (il cosiddetto Software Defined Vehicle) di offrire servizi ai clienti. Questo ecosistema fa leva sui componenti tecnologici già operativi grazie alle filiali Mobilize. Al lavoro sulla piattaforma, ci sono 600 sviluppatori. Quali sono i veicoli Mobilize? Di certo auto elettriche, ma non solo auto, pensate per uso condiviso e intensivo. Tre queste la prima Limo, prodotta in Cina e priva di un listino prezzi per acquisto, essendo fruibile solo attraverso servizi.

Una scelta giusta, per certi aspetti, quella di non “dare in pasto” a questo mondo vetture con una storia e un’immagine pregressa, oltre che dovuta. Sono infatti veicoli a batteria concepiti secondo nuove esigenze, diverse da auto che si amavano a lungo come proprie. Veicoli “eco” in tutti i sensi, sostenibili, aggiornabili over-the-air e facili nelle manutenzioni.

Dovuti quindi i Servizi finanziari (da RCI Bank and Services) ovvero: finanziamento, assicurazione e pagamento. Mobilize ha anche la dovuta offerta di servizi connessi all’energia, trattandosi di BEV: Mobilize Smart Charge, Mobilize Charge Pass (260.000 punti di ricarica pubblici in Europa), il Certificato Batteria e il servizio di installazione infrastrutture di ricarica. Per la parte di manutenzione delle vetture, ci si basa sulla rete vendita e le Refactory del Gruppo Renault. Aspetto interessante, quello di Flins, dove non si riparano ma si cerca anche di ricondizionare i veicoli, dando una seconda e una terza vita se possibile (aumentano l’utilizzo e la redditività).

Privati, piccole flotte e taxi

In sostanza con Mobilize Renault spinge su noleggio a lungo termine e abbonamenti di veicoli, per raggiungere nel 2030 1 milione di mezzi a noleggio e 200.000 in abbonamento. Sono inclusi i finanziamenti dei veicoli usati, nella giusta ottica di riciclo.

Le assicurazioni (Car Insurtech) saranno basate sull’uso e l’ecosistema di pagamenti riunisce ricarica, pagamenti universali (dentro e fuori l’auto) e offerte Buy Now Pay Later. Proprio il sistema economico dei pagamenti permette una “eco-fidelizzazione” che incentiva ad adottare comportamenti rispettosi dell’ambiente. Mobilize offrirà anche servizi per autisti, tassisti e operatori di noleggio con conducente: l’abbonamento al veicolo 100elettrico LIMO, tutto incluso.

Sharing e lavoro

L’arma Renault per il car sharing è DUO. Piccolo veicolo elettrico targato Mobilize dato in abbonamento (comprensivo di assicurazione, software gestione e manutenzione). Si punta a ridurre TCO del 35% rispetto ai veicoli elettrici a 4 posti. Duo è realizzato al 50% con materiali riciclati e riciclabile al 95%.

Prevista anche la variante cargo BENTO, per gli artigiani. Per gli operatori professionali della consegna dell’ultimo miglio, Mobilize prevede i Kangoo Van E-TECH Electric, i Master E-TECH Electric e altri veicoli, prima del lancio di HIPPO nel 2026. Questo modello, riduce del 30% il TCO rispetto alla concorrenza. Questi servizi comprendono tutto ciò che viene proposto da Mobilize, ponendo l’accento in particolare sulla ricarica e sull’ottimizzazione della gestione delle flotte grazie ai dati.

Da Moto.it

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