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Nel 1923, Citroen faceva il suo ingresso in Australia, diventando la prima casa automobilistica francese a stabilirsi nel paese dei canguri. Oggi, dopo oltre un secolo di storia, la storica casa automobilistica francese annuncia il suo ritiro dal mercato australiano a partire dal 1º novembre 2024. La decisione di Citroen di abbandonare l'Australia è dovuta alla costante diminuzione delle vendite, che ha reso l'attività commerciale non più sostenibile.
Nonostante Citroen sia stata la più antica casa automobilistica presente in Australia, con un picco di vendite raggiunto nel 2007 con 3.803 unità, negli ultimi anni le vendite hanno subito un drastico calo. Nel 2021, le vendite annuali erano scese a 175 unità, leggermente migliorate nel 2022 con 296 unità, per poi calare nuovamente a 228 unità nel 2023. Nei primi sei mesi del 2024, Citroen ha venduto solo 87 veicoli, posizionandosi dietro le marche di nicchia come Maserati, Ferrari e Lotus.
Attualmente, il marchio francese opera in Australia con un network di nove concessionari, di cui tre situati a Sydney e dintorni, e un totale di 35 punti vendita tra concessionari e garagisti affiliati. La gamma di veicoli offerti, denominata "French Modern Cars", comprende modelli come la Citroen C3, la C4, il SUV C5 Aircross e la grande berlina C5 X. Tuttavia, il numero di veicoli disponibili è ormai limitato a cinque unità.
Citroen tenterà un ultimo sforzo commerciale offrendo la versione ibrida plug-in della C5-X prima di chiudere definitivamente le sue attività in Australia. I concessionari Citroën australiani passeranno sotto la gestione di Peugeot, altra storica casa automobilistica francese, che ha registrato un maggiore successo sul mercato locale, con 2.516 veicoli venduti nel 2023 e 1.341 nei primi sei mesi del 2024.
Infine, con questo ritiro, Citroen diventa la seconda marca del gruppo Stellantis a lasciare l'Australia negli ultimi tre anni, dopo la chiusura di Chrysler alla fine del 2021.