In Italia si rivendono molti usati Euro4 e inferiori: la colpa delle polveri sottili è per tre quarti delle vecchie auto

In Italia si rivendono molti usati Euro4 e inferiori: la colpa delle polveri sottili è per tre quarti delle vecchie auto
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I dati dell’usato mostrano parecchi scambi di modelli ultradecennali. Senza rottamazione delle Euro0 che sono meno del 10% in strada, ma per l’ambiente pesano parecchio. Ecco perché tutti puntano a svecchiare il parco circolante italiano a suon di incentivi
8 ottobre 2020

Arriva il freddo, si parla di inquinamento aria e auto da limitare, soprattutto nel bacino padano. L’ultima analisi uscita sul fronte in Italia, punta il dito contro le vecchie auto Euro 0, che sarebbero responsabili di ben il 73% delle polveri sottili causate dal mondo auto. Quindi meno nemici del diesel? È logico, non serve uno studio se si conosce un minimo come sono cambiati i sistemi e come sono, purtroppo, mantenute le auto più datate. Ora si parla di una piccola fetta, visto che le auto “altamente inquinanti” sono meno del 10% nel parco circolante tricolore. L’impatto ambientale è però forte e giustamente l’ipotesi succosa, per chi vende auto: se l'intero parco circolante fosse di vetture di ultima generazione, le polveri sottili scenderebbero al nulla, abbattimento del 93%.

A oggi è solo l'1,6% che proviene dalle auto Euro 6 (23% del parco). Onestamente, incentivi a parte il cammino è intrapreso, sono semmai i tempi che variano. L'età media del circolante è oltre 11 anni, le auto con più di vent'anni toccano i 7 milioni, seguendo i ritmi attuali ci vorranno decenni. Meglio allora forse ricordare che la varie Euro6 termiche, sono tutte in tutto molto più green di qualunque Euro0 o Euro1 che si cerca oggi di ridurre al minimo.

Il fatto non è scontato leggendo i dati delle rivendite usato: si acquistano in Italia molte vetture ultradecennali, che non vanno quindi mai a finire nel rottame, essendo oggettivamente valide per il tipo di clientela e il portafogli. Ci vorranno altri 4 anni per vedere le ibride sfondare il 25% delle vendite e poi, gradualmente, popolare il fronte dell’usato smuovendolo fortemente.

 

Fonte dati: Centro Studi Fleet&Mobility su dati ACI

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