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La notizia non è certo nuova: in Italia benzina e gasolio per autotrazione costano di più rispetto agli altri Paesi europei e questo perché il carico fiscale e la quantità di accise applicati sui carburanti sono maggiori che altrove. Quella di tassare un consumo difficilmente sostituibile e al quale gli italiani a fatica rinunciano è frutto di una scelta politica. Una pratica comoda, ma che pesa sulle tasche di tutti, e che non tiene conto del fatto che il prezzo del petrolio si è da tempo assestato a un livello meno preoccupante del picco vissuto nel 2008. Non che gli altri governi non ricorrano a questa importante fonte di entrata fiscale, ma da noi lo si fa da sempre con mano ben più pesante.
Quanto? Paghiamo la super da un minimo del 12-13% a un massimo del 25-26% in più rispetto a paesi con economia del tutto paragonabile alla nostra. Tradotto in euro significa che un litro di super a 95 ottani ci costa dai 25 ai 45 centesimi di euro in più al litro. Nella peggiore delle ipotesi, peraltro più frequente di quel lo che si pensa, rispetto a molti altri consumatori europei noi paghiamo al distributore il conto per quattro litri ma in cambio ne riceviamo tre.
Fra le nazioni europee con i prezzi più bassi ve ne sono alcune dove il reddito è inferiore alla media, e quindi la tassazione è in rapporto comunque elevata, altre dove il reddito è maggiore e quindi la convenienza è in rapporto maggiore. In Estonia il prezzo medio di un litro di verde al self service viene 1,27 euro, prezzo che sale a 1,29 euro in Polonia e Bulgaria, a 1,31 euro in Albania e Lussemburgo. Una curiosità: in Russia, la benzina viene 0,77 euro al litro.
“Chi abita al nord Italia, vicino ai confini, può risparmiare e in tal caso il fisco italiano ci perde due volte. In Croazia la verde viene 1.33 euro (il 20-25% meno che a Trieste), in Austria costa 1,36, in Svizzera 1,40 e in Slovenia 1,46 euro. A Livigno, alta Valtellina, va ancora meglio: 1,10 euro”
Chi abita al nord Italia, vicino ai confini, può risparmiare e in tal caso il fisco italiano ci perde due volte. In Croazia la verde viene 1.33 euro (il 20-25% meno che a Trieste), in Austria costa 1,36, in Svizzera 1,40 e in Slovenia 1,46 euro. A Livigno, alta Valtellina, va ancora meglio: 1,10 euro.
Se in Italia paghiamo mediamente 1,75 euro per un litro di verde a 95 ottani, in Germania, Francia e Gran Bretagna ci si ferma a 1,53-1,54 euro, cioè oltre 20 centesimi di euro al litro di risparmio nei nostri confronti. Chi tassa pesantemente, oltre a noi, è la Grecia (1,72 euro il prezzo medio al self service) che ha peraltro pesanti obiettivi di bilancio da raggiungere. In Olanda il prezzo è 1,77 euro e in Norvegia sale a 1,93. Ma parliamo di due nazioni dove il reddito è nettamente superiore a quello italiano e dove il sistema di trasporti pubblici e l'incentivo alla mobilità sostenibile sono superiori ai nostri.