In Brasile l’automotive spingerà ancora, grazie a nuovi sgravi fiscali milionari

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Il presidente Temer approva nuove misure che per 15 anni garantiranno incentivi fiscali ai costruttori auto, specialmente chi punta sui flex-engines che vanno a etanolo
9 novembre 2018

Tutti a parlare del Salone dell’Auto di San Paolo in Brasile, che si svolge in questi giorni e vede il debutto dell’apprezzato concept SUV FCA, il Fiat Fastback. Ma perchè le masse parlano di alcune cose, anche in tema di motori? Spesso perchè certi "poteri forti" veicolano interesse e puntano i fari dove vogliono. Oltre oceano, dove un tempo noi europei pensavamo si riciclasse tecnologia da noi ormai consolidata, su modelli poco appetibili per i nostri palati raffinati, ora invece.. Ora non è cambiato troppo, nei gusti, ma il governo locale piazza qualche bell’incentivo ai costruttori auto. Il presidente Michel Temer ha di recente approvato una serie di aiuti fiscali per le Case auto che investiranno in produzioni locali e sviluppo di motori che vadano a benzina e alcool (etanolo).

Si parla di stime che conteggiano milioni di dollari, tanti, in vantaggi economici su minor tassazione per aziende come Volkswagen, Ford, GM e ovviamente anche Fiat. L’orizzonte delle misure arriva fino agli anni Trenta, riguardando attività industriali di un certo peso, per 15 anni dall'entrata in vigore.

Già, il Brasile, quello che da noi si vedeva in un certo modo, simpatico e creativo ma non come riferimento tecnologico per l'auto o economico; quello della brutta recessione, che adesso rimane comunque nella Top5 delle nazioni in cui si producono auto e attira forse più attività del settore automotive che l’Italia. Di certo gli occhi di tanti amanti dell’auto italiana hanno puntato lì, in questi giorni, per osservare il tanto atteso SUV di Torino e anche i tedeschi hanno piazzato la novità del VW Tarok. Roba da America Latina certo, ma intanto i dollari che le Case possono risparmiare (nell’insieme) producendo in loco ammontano a circa 560 milioni già nel 2019 e via di questo passo. Tra le particolarità degli incentivi fiscali brasiliani, certo divuti di fronte a certe situazioni del Paese ed internazionali, anche quella di offrire un bonus di almeno il 3% a chi sviluppi i flex-engines, endotermici che usino benzina ma anche etanolo e gas (da E20 a E100) combustibili genericamente derivati dallo zucchero (la cui industria è molto “pesante” in zona).

 

OMF

Una Toyota, che da noi vuole dire benzina + elettrico, in Brasile significa anche etanolo
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