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Avvicinare i teenager di età compresa tra 11 e 17 anni all'esperienza di guida, attraverso corsi al volante di vere automobili su aree predisposte allo scopo, può avere un impatto positivo sulla riduzione di incidenti al momento in cui i giovani - presa la patente - diventeranno utenti della strada.
E' quanto emerso da una ricerca realizzata in Inghilterra nell'ambito del programma Seat Young Driver che ha visto partecipare oltre 60.000 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni tra il 2009 e il 2012 su tutto il territorio britannico, comprese Londra, Birmingham, Southamptone Glasgow.
Nei corsi organizzati in collaborazione con la Casa spagnola del Gruppo Volkswagen e realizzati dalla Young Driver Training Ltd., ai ragazzi sono state impartite lezioni pratiche, comprese quelle relative alle manovre anche in retromarcia, alle modalità di guida nelle rotatorie ed all’effettuazione dei sorpassi.
Prendendo in considerazione i giovani che ottengono in Gran Bretagna la licenza di guida a 17 anni ed hanno in precedenza seguito i corsi del programma Seat Young Driver - l'unico di questo tipo in quella nazione - l'indice di incidentalità risulta essere, entro i 6 mesi dalla patente, del 9% cioè molto più basso rispetto al 20% che è la media fornita dal Department for Transport relativamente a tutti i giovani neopatentati inglesi entro i 6 mesi.
Il problema è molto grave perché il 25% dei guidatori nella fascia d'età compresa tra 17 e 24 anni, sempre secondo il Department for Transport, muore o ha un incidente molto grave, mentre la media per tutte le età nel Paese è del 12,5%.
«La nostra ricerca, confortata anche da un programma analogo realizzato dal Governo svedese - ha dichiarato Kim Stanton, Direttore Marketing incaricato di Young Driver - mostra che insegnare ai ragazzi a guidare molto presto, quando sono molto più ricettivi nei confronti dei messaggi sulla sicurezza stradale può realmente aiutare a salvare centinaia di vite ogni anno.»