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Non è di certo la prima volta che automobilisti e motociclisti si scontrano con l'eccessiva lentezza della macchina burocratica italiana. Questa volta il problema riguarda le targhe, che nel mese di aprile sono state consegnate con il contagocce, creando non pochi ritardi nelle immatricolazioni.
In questo caso però la cattiva notizia, che purtroppo testimonia ancora una volta quantomeno la scarsa efficienza di un ente statale quale è la Motorizzazione Civile, potrebbe portare con sé una buona notizia. Il ritardo nella consegna delle targhe di aprile infatti potrebbe essere direttamente collegato alla timida ripresa che sta vivendo il mercato auto italiano.
Targhe insufficienti, arrivano le targhe extra dal Poligrafico
Ma andiamo con ordine. Il problema delle targhe insufficienti, sollevato dall'Unasca, l'Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica, si è verificato davvero dal momento che è stata la stessa Motorizzazione a confermarlo per bocca del Direttore Generale Maurizio Vitelli: «La carenza di targhe che si è verificata ad aprile. Il problema si è verificato soprattutto per le province di Como, Bari, Treviso, Brescia e Bergamo».
Vitelli però è corso subito ai ripari dichiarando anche che il problema sarebbe già rientrato: «Le immatricolazioni non sono a rischio perché il Poligrafico dello Stato ha assicurato che domani partiranno 30.500 nuove targhe che verranno distribuite sul territorio nazionale e per prime raggiungeranno le cinque province più in sofferenza. E comunque da maggio non ci saranno più problemi nelle consegne».
Le parole più interessanti però Vitelli le aggiunge dopo, dichiarando che l'insufficienza di targhe di aprile sarebbe da attribuire proprio alla ripresa del mercato: «La carenza di targhe che si è verificata ad aprile per il mercato è certamente un segnale positivo. Significa che la domanda è ripartita e che per soddisfarla non bastano più gli stock in giacenza».
“Come spesso accade riteniamo che la verità sulla faccenda stia nel mezzo”
«E questo nonostante nei primi quattro mesi del 2014 il Poligrafico dello Stato abbia stampato, comprese le 30.500 unità in corso di distribuzione, 441.000 nuove targhe, contro le 370.000 stampate nello stesso periodo lo scorso anno. Cioè 70.000 in più. Inoltre - conclude Vitelli - dal prossimo mese di maggio ci hanno assicurato che ne verranno consegnate 200.000 al mese».
Segno della ripresa o inefficienza all'italiana?
Come spesso accade riteniamo che la verità sulla faccenda stia nel mezzo. È vero che da un lato l'insufficienza delle targhe presso la Motorizzazione è un segno della ripresa del mercato, peraltro confermata dagli ultimi dati di vendita sul mercato italiano. Dall'altro però non è ammissibile che la Motorizzazione si trovi impreparata di fronte a questo fenomeno, costretta a correre ai ripari sollecitando un intervento repentino del Poligrafico dello Stato. Un intervento che sa tanto di rattoppo applicato in fretta e furia quando ormai la falla ha già fatto il danno.
Un atteggiamento ancora meno giustificabile poi se consideriamo che la crescita del mercato auto in Italia è davvero timida, lenta e graduale e non sembra assumere affatto l'aspetto di un'impennata improvvisa (la cautela è d'obbligo visto che non sono ancora usciti i risultati di aprile), che giustificherebbe – almeno in parte – il disorientamento della Motorizzazione e qualche ritardo nelle immatricolazioni.