Il Volkswagen Group Italia archivia il 2011 con un utile netto del 26%

Il Volkswagen Group Italia archivia il 2011 con un utile netto del 26%
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Come nel 2010, anche lo scorso anno il Volkswagen Group Italia ha ottenuto risultati positivi, in controtendenza rispetto all’andamento e alla chiusura del mercato dell’auto
22 maggio 2012

Come nel 2010, anche lo scorso anno il Volkswagen Group Italia ha ottenuto risultati positivi, in controtendenza rispetto all’andamento e alla chiusura del mercato dell’auto. La Consociata italiana del Gruppo Volkswagen, che rappresenta i marchi Volkswagen, Audi, Seat Škoda e Volkswagen Veicoli Commerciali, ha proseguito il suo percorso di crescita mettendo in fila numeri interessanti.

«Quanto siamo riusciti a fare nel 2011 - afferma Giuseppe Tartaglione, Presidente e Amministratore Delegato dell’Azienda veronese - assume ancora maggior valore perché ottenuto in un mercato che ha chiuso con un calo del 10,8%. I nostri progressi sono il frutto di un ottimo lavoro svolto dalle Marche, che hanno saputo esaltare le grandi qualità dei nostri modelli, conquistando i Clienti. Così, anche contando sull’efficace supporto della Rete, Volkswagen Group Italia ha mantenuto la leadership tra i gruppi automobilistici stranieri in Italia, raggiungendo una quota di mercato del 13,1% che significa un +13,7% rispetto all’11,6% del 2010. Parlando di immatricolazioni, i numeri sono altrettanto
soddisfacenti: con 240.181 targhe abbiamo incrementato le registrazioni del 2010.»

Per effetto della tendenza positiva delle vendite, anche sotto il profilo finanziario il 2011 di Volkswagen Group Italia va in archivio lasciando buoni ricordi, come conferma Wolfgang Rasper, Amministratore Delegato della Società veronese: «Il bilancio riporta ottime indicazioni, come nel caso del fatturato che lo scorso anno ha superato quota 5.000 milioni

di Euro: con 5.129 milioni abbiamo infatti incrementato del 3,9% i 4.936 milioni del 2010. Al pari dei ricavi è cresciuto anche l’utile, che ha raggiunto 60,35 milioni di Euro ante imposte, ovvero 38,27 milioni di Euro di utile netto (+26% rispetto ai 30,36 milioni del 2010).»

Per Volkswagen il 2011 ha portato un doppio risultato positivo. Sostenuto da pilastri come Golf (la più venduta del segmento C) e Polo, oltre a Passat e Tiguan, il marchio tedesco ha incrementato l’immatricolato dell’1,7% arrivando a quota 138.834 registrazioni (rispetto alle 136.460 del 2010). Inoltre c’è stato un significativo balzo in avanti nella quota
di mercato, che è passata dal 6,96% del 2010 al 7,94% del 2011.

Audi ha rafforzato la propria posizione incrementando la quota di mercato dal 3,06% del 2010 al 3,47% dello scorso anno. A questo progresso del 13,6% nella penetrazione sul mercato ha corrisposto anche una sostanziale tenuta delle immatricolazioni con 60.591 unità.

Anche Seat, nonostante la contrazione del mercato, è riuscita ad archiviare il 2011 con un risultato da ricordare, soprattutto perché la Casa spagnola ha ritrovato il segno più. Infatti, con 16.100 immatricolazioni, e la Ibiza sempre a fare la parte del leone all’interno della gamma, è cresciuta del 3,07% rispetto alle 15.620 vetture del 2010. Un progresso
che ha fatto incrementare del 15% la quota di mercato.

Seppure in miglioramento per quanto riguarda la penetrazione sul mercato (la quota è passata da 0,75 a 0,82%), Škoda ha risentito dell’arretramento generale delle vendite con una lieve battuta d’arresto sulle immatricolazioni: 14.345 rispetto alle 14.777 del 2010.

Il marchio che ha archiviato lo scorso anno mettendo a segno un exploit storico per il Gruppo Volkswagen in Italia, è Volkswagen Veicoli Commerciali. Per la prima volta ha, infatti, immatricolato sul nostro mercato più di 10.000 veicoli, per l’esattezza 10.311, che significano un progresso del 23,5% rispetto alle 8.355 registrazioni del 2010. Da sottolineare anche il +49% della quota di mercato, balzata da 4,3 a 6,4%.

Oltre all’apporto delle Marche, anche nel 2011 per il risultato della Società ha avuto un peso importante l’attività del Centro Distribuzione Ricambi (CDR). Assieme al magazzino di Anagni (Frosinone) da 14.500 m2, il CDR distribuisce ricambi e accessori originali e ha raggiunto un fatturato di 471,4 milioni di Euro, in crescita dell’1,7% se paragonato ai 464 del 2010.

Per quanto riguarda il livello occupazionale, a fine 2011 i collaboratori erano 930, numero in lieve aumento rispetto agli 896 di fine 2010. Grazie anche a questo quadro di generale positività, Volkswagen Group Italia è stata selezionata tra le 100 aziende italiane che il Reputation Institute ha preso in esame per l’indagine che svolge annualmente in più di 30 Paesi nel mondo. La ricerca è finalizzata a misurare la percezione delle aziende presso i consumatori, e il 4° posto nella classifica finale (che vede Armani al vertice, con Ferrero e Barilla a completare il podio), primo del settore automotive, è un ulteriore motivo di soddisfazione per i vertici della società veronese.

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