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Un campione di 12.400 conducenti di undici Stati dell'Unione Europea è stato interpellato per valutare i comportamenti alla guida: stando ai dati, sette europei su dieci trasgrediscono il Codice della Strada; nel dettaglio, l'88% confessa di prestare poca attenzione ai limiti di velocità e il 62% non si ferma al semaforo arancione o, addirittura, non rispetta il rosso, mentre l'uso degli indicatori di direzione viene “dimenticato” dal 51% degli intervistati.
E gli italiani come si comportano?
Secondo il “Barometro della guida responsabile”, il 66% tende a non rispettare il codice stradale e il 57% sembra aver compreso che non si devono mai "staccare” le mani dal volante per rispondere al telefono e dichiara di usare il sistema Bluetooth; un dato, quest’ultimo, che significa un aumento di 4 punti in un anno e di ben 14 negli ultimi cinque.
Tra i comportamenti pericolosi che gli italiani hanno confessato di adottare alla guida ci sono il mancato rispetto dei limiti di velocità (86%), il passaggio a semaforo rosso o arancione (50%), la dimenticanza di segnalare con la freccia la decisione di svoltare (48%).
«Le regole - dichiara Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes per una guida responsabile - sono spesso percepite più come un vincolo che come una protezione. Concedendosi piccoli "aggiustamenti” delle stesse, i conducenti privilegiano il proprio beneficio immediato, trascurano il rischio potenziale di incidenti, e contano sulla propria capacità di controllo per evitarlo. Tuttavia, la grande maggioranza degli incidenti deriva proprio dall'errata valutazione del rischio, associata a infrazioni del Codice della Strada».