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Allora prima cosa: perché in Qatar?
Tutto è iniziato a luglio 2020, proprio nel bel mezzo della pandemia. In quel momento, il Presidente del Ministero del Turismo del Qatar mi ha chiamato invitandomi a creare una edizione speciale del Salone dell'Auto di Ginevra in Qatar. Durante le discussioni iniziali, mi sono chiesto perché fare solo una edizione speciale e non piuttosto creare un progetto per per diversi anni. Dopo due anni di lavoro, eccoci qui, con un accordo decennale. È un accordo che coprirà dieci anni, ma ogni edizione si terrà ogni due anni. Non abbiamo piani per ulteriori collaborazioni in altri luoghi al momento. Abbiamo già Ginevra e Doha, quindi per ora ci concentriamo su queste due sedi.
È importante per i brand, ma lo è anche per il pubblico?
Non ho dubbi che il pubblico si appassioni ancora alle auto, anche se nelle edizioni più recenti di Parigi e Monaco non tuitti i marchi c'erano ma la gente è sempre stata presente perché ama le auto. Da un punto di vista dei visitatori, non ho dubbi, nemmeno per Ginevra e Doha. Per darti qualche dato, apriremo sabato 7 ottobre per una settimana e già oggi abbiamo quattro giorni completamente esauriti. Quindi, dal punto di vista dei visitatori, non ci sono dubbi.
E le marche? Vi hanno seguito?
È vero che prima della pandemia c'era una tendenza al declino dei brand che erano presenti ai saloni dell'auto, probabilmente a causa di due fattori: il ritorno sugli investimenti, poiché i costi erano elevati e i rendimenti troppo bassi, e anche il fatto che i saloni dell'auto non si siano rinnovati abbastanza velocemente. Oggi vedrai, abbiamo 30 marchi qui, tutti di alto livello. Dobbiamo dimostrare l'importanza essere qui proprio attraverso l'attenzione dei media. Abbiamo già 1000 giornalisti registrati per questo evento, presentare una nuova auto qui è una cosa che vale davvero la pena. In questa regione c'è un grande "appetito" per le auto di lusso, ma ci sono consuetudini diverse: per esempio, quando le osservano vogliono essere soli, quindi abbiamo creato orari speciali per i VIP e strumenti online appositi.
Dal punto di vista geografico, è facile pensare che questo sia un buon luogo per i marchi cinesi, indiani e asiatici, mentre Ginevra è un buon luogo per l'America, l'Europa e il Regno Unito. Ci saranno differenze in futuro?
Per quanto riguarda i marchi che parteciperanno, c'è la possibilità di una stretta collaborazione tra le due sedi. Stiamo lavorando insieme a Ginevra e vediamo già un grande interesse da parte dei marchi cinesi. Non è solo una strategia locale, è mondiale. È vero che i marchi europei o americani tendono a partecipare sempre meno ai saloni dell'auto, ma vedremo... È come un ciclo, alcuni marchi potrebbero non partecipare, ma ne arriveranno di nuovi, questa è la realtà del mercato. È importante sapere che "Salone di Ginevra" è sinonimo di qualità. Non vogliamo per forza avere tutti i marchi, ma vogliamo mantenere altissimo il livello di qualità.
Ma il Qatar Motor Show, diventerà una versione di lusso del Salone dell'Auto di Ginevra?
Non è il nostro obiettivo. Ginevra e Doha sono piattaforme premium in termini di qualità, ma non vogliamo limitarci ai marchi di lusso. Vogliamo mettere in mostra l'eccellenza nell'industria automobilistica, che non significa per forza lusso. Abbiamo istituito anche collaborazioni con Qatar Airways per invitare persone dall'Europa a venire qui. Qatar Airways è uno dei partner fondatori dello show, quindi collaboriamo con loro per pacchetti destinati a visitatori, giornalisti e marchi. Pure per facilitare la spedizione delle auto, non solo per i brand che partecipano, ma anche per il pubblico.