Il ruggito della Malesia: una nuova Tigre asiatica nel settore dell'automotive?

Il ruggito della Malesia: una nuova Tigre asiatica nel settore dell'automotive?
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Ecco perché la Malesia sta diventando un mercato sempre più interessante per l'automotive
11 settembre 2024

La Malesia ha sorpreso tutti. Lo scorso maggio, mentre ci concentravamo sulla disputa commerciale tra Unione europea e Cina sul fronte della auto elettriche made in China, Kuala Lumpur superava, in silenzio, la Thailandia diventando il secondo mercato automobilistico più grande del Sud-Est asiatico alle spalle della sola Indonesia. Potrebbe sembrare una notizia da poco, un'inezia da sintetizzare in un riquadro a fondo pagina. E invece, soprattutto nel lungo periodo, una news del genere potrebbe assumere una rilevanza strategica. In primis perché l'intera regione, abbarbicata attorno al contesissimo Mar Cinese Meridionale, è diventata il campo di battaglia principale per i grandi produttori asiatici del settore automotive. E poi perché da quelle parti ci sono mercati locali interessanti, ancora incapaci di competere con quelli occidentali in termini di potere d'acquisto dei singoli consumatori, ma formati da centinaia di milioni di potenziali, futuri, acquirenti. La citata Malesia, per esempio, conta circa 34 milioni di abitanti; la Thailandia 71 milioni; l'Indonesia addirittura 270 milioni. Il ruggito malesiano, dunque, è un chiaro segnale di come stanno sorgendo, sotto i nostri occhi, nuovi attori pronti a ritagliarsi uno spazio d'azione di primaria importanza nel cuore dell'automotive globale.

Lo sprint della Malesia

Secondo la Malaysian Automotive Association (Maa), le vendite di auto nel Paese sono aumentate del 5% nel primo trimestre rispetto all'anno precedente, arrivando a toccare quota 202.245 veicoli. Questo ha seguito l'aumento dell'11% riscontrato nel 2023, raggiungendo un record di 799.731 veicoli. Le esenzioni dall'imposta sulle vendite per i veicoli prodotti a livello nazionale, parte del pacchetto di stimolo economico del governo malese, hanno dato impulso ai marchi automobilistici nazionali Perodua e Proton, che controllano insieme oltre il 60% della quota di mercato interno. Le esenzioni fiscali, ha scritto il settimanale Nikkei Review, sono iniziate durante l'anno pandemico del 2020 e, sebbene siano cessate a metà del 2022, l'adempimento delle prenotazioni esenti da imposte ha continuato a far aumentare i dati anche nel 2023. "Diversi nuovi modelli lanciati, tra cui veicoli elettrici con prezzi molto competitivi, hanno contribuito a stimolare le vendite", ha affermato in una nota la stessa Maa. Nei primi due mesi del 2024, la Toyota Vio è stata l'auto più popolare a causa del suo prezzo inferiore ai 100.000 ringgit (21mila dollari). "Prevedo che entrambi i segmenti, quello delle auto con motore a combustione interna (ICE) e quello delle auto ibride di Toyota, continueranno ad avere successo", ha spiegato un agente di vendita del marchio giapponese.

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Cosa succede nel Sud-Est asiatico

Le case automobilistiche di Cina, Giappone, Corea del Sud e altri Paesi competono sempre di più nei Paesi del Sud-Est asiatico per incrementare le loro vendite e aprire nuovi stabilimenti. Le popolazioni della regione, infatti, sono formate da una classe media in crescita. Ma quale Stato riuscirà a cavalcare la tendenza nel miglior modo possibile? Dipenderà dai sussidi che i vari governi saranno disposti a sbloccare (o mantenere) per alimentare le vendite di automobili, oltre che dalle condizioni macroeconomiche di fondo. La cinese Great Wall Motor, intanto, ha fatto segnare il suo ingresso nel Sud-Est asiatico, iniziando a produrre veicoli in Malesia e Indonesia, in aggiunta al Vietnam. Ricordiamo che un anno fa Geely e la casa automobilistica malese DRB Hicom hanno raggiunto un accordo da 10 miliardi di dollari per trasformare l'area malese di Tanjung Malim in una "valle high-tech automobilistica" con una capacità produttiva annuale di 500.000 veicoli entro il 2035. Le vendite della casa automobilistica locale Proton, sostenuta da Geely, sono intanto più che raddoppiate, arrivando a circa 154.000 unità, mentre Smart, un marchio di proprietà congiunta di Geely e Mercedes Benz, ha iniziato a esportare auto in Malesia nel 2023, a conferma di come Kuala Lumpur intenda crescere ancora. Perodua, in ogni caso, continua ad essere il marchio leader del Paese. La società malese ha venduto 169.849 veicoli nei primi sei mesi dell'anno, con un aumento del 17,4% rispetto alle 144.690 unità vendute nello stesso periodo del 2023 (facendo segnare un aumento del 13,6% rispetto al 2022). Questa fenomenale prestazione ha aumentato la quota di mercato di Perodua, che adesso è arrivato al 43,5%. A seguire, per la cronaca, troviamo l'altro marco nazionale Proton (18,5%), quindi Toyota (13,1%), Honda (10,1%), Mazda (2,6%) e Mitsubishi (3,2%).

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