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Al tavolo di confronto convocato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), con la partecipazione dei ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti e Marina Elvira Calderone, si sono delineate le nuove strategie di Stellantis per l’Italia. La delegazione guidata da Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, ha presentato un piano che, secondo Antonio Spera, segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, segna un evidente cambio di passo rispetto alla precedente gestione Tavares. Tra i punti principali, l’investimento di 2 miliardi di euro nel 2025 per modernizzare gli stabilimenti italiani e il rafforzamento della produzione locale.
Uno degli annunci più significativi riguarda l’arrivo della piattaforma Stla Small a Pomigliano nel 2028, che ospiterà la produzione di due nuovi modelli compatti. La storica Panda proseguirà fino al 2030 con una nuova generazione in arrivo. A Mirafiori, saranno prodotte la 500 ibrida e, dal 2029, la 500 BeV elettrica. Nel frattempo, Cassino vedrà la produzione delle nuove Alfa Stelvio e Giulia, mentre a Melfi si punta sulla Jeep Compass, la Lancia Gamma e altri modelli ibridi ed elettrici. La strategia prevede inoltre di triplicare i volumi produttivi, garantendo continuità occupazionale nei vari stabilimenti.
Il piano Stellantis prevede risorse significative anche per sostenere l’intera filiera automotive. Il Ministero delle Imprese ha stanziato 1,6 miliardi di euro per il periodo 2025-2027, con particolare attenzione al rinnovamento tecnologico e alla transizione industriale. Nel 2025, il fondo automotive ammonterà a 200 milioni di euro, supportato da residui del 2024 e fondi Pnrr per le filiere strategiche. Ulteriori 1,1 miliardi saranno disponibili per le aziende del settore tramite contratti di sviluppo e accordi per l’innovazione.
Parallelamente agli investimenti produttivi, sono stati destinati incentivi per stimolare la domanda di veicoli. Nel 2023, i fondi Ecobonus hanno raggiunto i 630 milioni, con un residuo di 337 milioni trasferiti al 2024. Per l’anno in corso, sono stati stanziati 982 milioni, di cui 801 già impegnati. Spera sottolinea che queste risorse saranno cruciali per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi, favorendo così una transizione verso la mobilità sostenibile.
Antonio Spera ha ribadito la necessità di un impegno congiunto tra Stellantis, istituzioni e sindacati per garantire il rilancio del settore automotive italiano. “Il sistema Italia deve agire insieme – ha dichiarato – per affrontare le sfide della transizione tecnologica e industriale. Il cambio di passo è evidente e siamo sulla strada giusta”. Con una maggiore attenzione agli investimenti, alle competenze e alla sostenibilità, il piano Stellantis si configura come un’opportunità per rafforzare il ruolo del Paese nel panorama automobilistico europeo.