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Era il 1931 quando a Londra vennero inaugurati nel quartiere di St John's Wood gli Abbey Road Studios, creati al numero 3 dell'omonima strada dalla EMI ed utilizzati dai “big” di tutti i tempi per registrare i loro brani.
Più che gli studi, però, a diventare famosissime in tutto il globo fino a essere luogo di pellegrinaggio e tappa obbligata di qualunque turista che si trovi a passare per la capitale del Regno Unito, sono però quelle strisce pedonali immortalate da una foto che probabilmente è la più famosa della storia della musica: quella della copertina dell'album Abbey Road, per l'appunto, in cui i Beatles attraversano le “zebre” all'incrocio con Grove End Road.
Furono disegnate esattamente 85 anni fa (prima l'attraversamento era segnalato solo con i pali a strisce con la luce gialla in cima, i “Belisha beacon”) e devono la loro celebrità all'obiettivo del fotografo scozzese Iain McMillan che l'8 agosto del 1969 immortalò dalla cima di una scala la scena dei Fabulous Four che avrebbe fatto da copertina al loro ultimo album inciso in studio.
Su quella foto si sono fatte innumerevoli congetture soprattutto in merito alla leggenda nota come PID (“Paul Is Dead”) che vuole che Paul McCartney sia in realtà morto nel 1966 e sostituito da un sosia. Gli indizi, secondo i suoi sostenitori, sarebbero molti e disseminati tra le canzoni e le copertine degli album dei Beatles, tra cui il fatto che McCartney fosse scalzo come usanza inglese per la sepoltura dei morti e la targa “LMW 28IF” del Maggiolino bianco che si vede sulla sinistra che indicherebbe l'età del bassista se fosse stato ancora vivo il giorno in cui fu scattata la foto.
Insomma, grazie ai leggendari Beatles anche quello che sarebbe soltanto un banale incrocio è diventato a sua volta leggenda. Tanto che la EMI ha piazzato una webcam grazie alla quale lo si può osservare giorno e notte. Per i più curiosi, l'indirizzo è www.abbeyroad.com/crossing