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Come confermato anche sul calendario eventi 2017 dell’Autodromo Nazionale, la presenza per visita del Santo Padre in quel di Monza coinvolgerà, in qualche modo, gli spazi che molti appassionati di motorismo sportivo conoscono perché contigui al Tempio della Velocità. Un’enorme folla dovrà riempire l’area dell’ex-ippodromo, prossima alle due maggiori vie interne al Parco ma anche a Porta Vedano, costeggiata in piccola parte da quella strada in pendenza che tipicamente porta al circuito monzese (denominata viale Montagnetta, ndr.). Area estesa, che vedrà sorgere al fronte opposto (Villa Mirabello) un palco da 80 metri per la celebrazione seguita dalla folla forse più numerosa che questi terreni verdi abbiano mai visto concentrarsi insieme. Luogo particolare, all’interno del Parco Reale, dove un tempo oltre le corse dei cavalli non mancava esempio di una struttura in stile Liberty contemporanea per nascita all'autodromo stesso (anni Venti); parzialmente visibile non solo in quadri e foto ma anche in alcune scene cinematografiche nostrane del secolo scorso (es. "Asso" del 1981, con Adriano Celentano).
Luogo spesso meta, finché non venne severamente vietato, di serate e nottate all’aperto per tutti quei giovani che passavano, tra una bancarella, un ristoro o della musica tra amici, i caldi momenti antecedenti i Gran Premi monzesi; svegliandosi magari la mattina dopo con il rumore dei primi avvii di motore puramente endotermico, meglio se a dodici cilindri.
Film e passato a parte, vissuti da queste superfici, forse non tutti sono abbastanza vecchi per ricordare che prima di Francesco un altro pontefice passò in zona e fece qualcosa che oggi non riesce più facile, alle manifestazioni che si svolgono in pista. Maggio 1983: Giovanni Paolo II non solo venne a Monza come pare debba essere secondo il concentrato programma giornaliero a oggi divulgato per l’attuale Papa. Il predecessore polacco che visitò alcuni punti della città e transitò per le vie del centro, fece tappa proprio in autodromo, passando tra la folla che applaudiva calorosamente più che a un GP, con la sua bianca e minuta vettura. Coperta da vetro di sicurezza (l’attentato di Roma era avvenuto da soli due anni) ma dalla quale si ergeva un po’ come capitava ai piloti nel giro d’onore in voga al tempo. Certo a differenza di qualche pilota di quegli anni, non fumava o beveva a torso nudo con alloro al collo, raccoglieva solo intensissimi applausi, benedicendo quel “tempio” colmo di giovani e di bandierine bianco-gialle, al posto delle usuali rosse Ferrari. Oggi la sicurezza impone ben altri limiti, l’unico mezzo pubblicamente consentito al pubblico per arrivare in zona all’evento 2017 è la bicicletta, da posizionare poi in apposite aree esterne confidando nei sei maxi schermi; se ci si perde, eventualmente esiste anche la App dedicata, per un evento che in loco dovrebbe durare circa fin le 16:30.
In un incontro con i giovani del tempo Giovanni Paolo II arrivò in mezzo a un trenino di vetture istituzionali per buona parte Alfa Romeo, parlò anche a braccio proprio da un podio sul rettilineo d'arrivo, verso una pista ricolma e delle tribune ovviamente piene, come non più accade da tempo. Un ricordo lontano anche per chi scrive, che tra i molti eventi vissuti presso l’autodromo non figura in memoria, causa età ancor tenera e il doversi accontentare di intravederlo in strada, il papa polacco; ma osservando oggi un video sbiadito di allora, sapendo come sono vitalità e umore quotidiani del circuito, fa comunque un certo senso pensarci. Pensare che un luogo dove spesso si concentrano accaniti interessi economici e politici dietro finti sorrisi, piuttosto che da spettatori si elargiscono a voce alta commenti gratuiti più o meno educati, è potenzialmente anche punto di ascolto e riflessione vera.
Chissà con quale vettura arriverà Francesco, chissà se la farà ugualmente una puntatina fuori programma in pista. Non solo per rinverdire il passato, irripetibile e diverso, ma per rivedere, in meglio magari, il presente.
A onor di cronaca, si ricorda che in quel 1983 dopo il raduno con il Papa, sul podio di Monza salirono a raccogliere i maggiori applausi Freddie Spencer, vincitore al GP Nazioni 500 del Motomondiale su Honda, nonché iridato a fine anno e Nelson Piquet su Brabham per il GP Italia F1, anch’egli campione in quella stagione. Subito dopo il Papa, di oggi, in pista via ad un fitto calendario eventi che in questo 2017 offre agli appassionati qualcosa di più, rispetto al passato recente, partendo dai test ufficiali ELMS e il prologo WEC. Chissà che non parta davvero con il turbo come era in uso sui motori F1 1.5 di quel 1983, la nuova stagione.