Il mondiale WRC 2022: una dittatura Loeb-Ogier

Il mondiale WRC 2022: una dittatura Loeb-Ogier
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Dal 2004 non c’è alternativa al dominio di Loeb, nove volte, e Ogier, otto. Il 2019 di Tanak è quell’eccezione che conferma la regola. E ora? Cosa fa la grande differenza di una realtà impossibile?
24 gennaio 2022

Monte Carlo, Principato di Monaco, 23 Gennaio. E pensare che, nei secondi anni ’90, quando Tommi Makinen si permetteva di vincere quattro Mondiali di fila, gli si dava del mangiatutto, del boia, del sonnifero del Mondiale. Nei pochi anni successivi, Gronholm, Burns e Petter Solberg ci hanno fatto respirare. Ma era un’illusione. Solberg per l’ultima volta prima di un’apnea che, salvo l’eccezionale boccata d’aria di Tanak nel 2019, dura da diciott’anni e si direbbe finita solo sulla carta dei contratti, non nella realtà del potenziale. Nel 2004 sono arrivati loro: prima Sébastien Loeb e poi Sebastién Ogier. Accomunati dal prénom e distinti da un cognome corto, inappellabile e tagliente come la mannaia dopo una sentenza.

Nel tritacarne dei due fuoriclasse francesi sono finiti in molti, troppi. Forse che un Latvala, un Hirvonen, al limite un Markko Martin o un Neuville non avrebbero meritato un Titolo? E non un secondo Solberg o un terzo Sainz o Gronholm? 

Niente da fare, dal 2004 non c’è trippa per gatti! Loeb ha vinto nove volte consecutive, e Ogier otto nella “colpevole” discontinuità di un anno almeno in parte regalato, insieme a Citroen, alla rampante Toyota di Tanak.

E il bello inizia dal Monte-Carlo appena concluso. Primo Loeb, secondo Ogier. Avrebbe potuto finire viceversa, ma non altrimenti, questo è chiaro e agghiacciante. Se si guarda la classifica e le si vuole dare il valore di un verdetto, c’è un dato sconcertante: non ci sono altri nomi del presente che possono rappresentare un innalzamento del futuro del WRC. Perché un Rovanpera possa mantenere la promessa che è, un Neuville raccolga dall’infinito seminato, o un Tanak possa concedere il bis, bisogna che non uno, bensì due Assi si facciano da parte.

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E del resto così sembra essere. Pare che si realizzi l’unica condizione per cui possa esistere un avvicendamento, di un subentro. Pare, perché oggi Lunedì dopo il Podio monegasco di Domenica, stenterei quasi a credere che possa essere. Stando ai progetti e agli accordi (che nessuno ha visto), Ogier ha un programma limitato di gare per quest’anno, naturalmente con Toyota, e Loeb un discorso avviato quasi in via amichevole con Malcolm Wilson, secondo il quale si vedrà di volta in volta quale potrà essere il suo contributo alla causa di Ford e di M-Sport. Ma secondo voi a Ogier non verrà voglia di pareggiare il conto con Loeb, e quest’ultimo non piacerebbe infinitamente vincere l’ennesima sfida e quella di Zio Wilson?

Intanto ci si chiede da cosa dipendano longevità e obiettivi non negoziabili e mai negoziati, dominio intransigente in una dittatura che si potrebbe definire a vita. Classe, abilità, fame? Secondo noi le cause che fanno tanta differenza sono principalmente due: il talento e l’esperienza. Il primo, se opportunamente alimentato, non si esaurisce e non va in pensione. La seconda è garanzia di continuità, benzina sul fuoco e margine di vantaggio che si acquisisce e si somma al talento.

Quel che alimenta la sfida eccezionale del Monte-Carlo, e che vedrei proiettata in un futuro possibile, è la differente attitudine di Loeb e Ogier. Vedo Loeb oltre il talento, un appassionato fuori misura, incapace di vivere senza un volante in mano. Ditemi voi come si può scendere dalla BRX e dal podio della Dakar, salire sulla Ford allo shakedown e vincere il Monte-Carlo! E vedo Ogier, oltre il suo talento, come un perfezionista puntiglioso e geniale, un ambizioso che non rinuncia alla sfida. Per entrambi non contano i record e i numeri delle vittorie, e neanche l’età, 47 anni Loeb, 38 Ogier. A tutti e due l’esperienza - e che esperienza! – concede il beneficio di un margine di vantaggio ormai incolmabile.

Entrambi godono, adesso e a partire dalla circostanza, di un’atmosfera eccezionale. Non hanno “impegni” definiti e non devono dimostrare niente a nessuno, se non quella eterna superiorità che possono continuare… a dimostrare.

Più bello di tutto, è finita la lunga guerra tra Loeb e Ogier, quella rivalità spinta e un po’ sorda, quasi rancorosa. Li avete visti scherzare e divertirsi, darsi spintoni e pacche sulle spalle alla serata degli Oscar del “Monte”? Il film può continuare: Attenti A Quei Due!

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

Il Calendario WRC 2022

Monte-Carlo. 20-23 gennaio

Svezia. 24-27 febbraio

Croazia. 21-24 aprile

Portogallo. 19-22 maggio

Rally Italia Sardegna. 2-5 giugno

Kenia Safari Rally. 23-26 giugno

Estonia. 14-17 luglio

Finlandia. 4-7 agosto

TBA. 18-21 agosto

Grecia Acropoli. 8-11 settembre

Nuova Zelanda. 29 settembre-2 ottobre

Spagna Catalunya. 20-23 ottobre

Giappone. 10-13 novembre

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