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Tra le chicche del motorismo britannico con i mitici colori nero e oro, dove lo sponsor era ovviamente la Casa di tabacco John Player & Sons di Nottingham, non solo i bolidi da F1 di Colin Chapman, o i suoi aeromobili privati. A inizio anni Novanta, una piccola serie di moto omologate anche per uso stradale hanno vestito con orgoglio i colori che hanno vinto GP e Mondiali auto in pista, sulle vetture assistite da Chapman e guidate da gente come Andretti e Fittipaldi o più tardi Senna.
Quella in foto è una moto rara, di produzione Norton, denominata appunto F1. Derivazione della RCW588 che sulle piste ha corso in quegli anni anche con Ron Haslam, sotto le carene nascondeva un motore rotativo, Wankel, raffreddato ad acqua.
Nelle varie configurazioni le potenze si aggiravano tra 120 e 140 cavalli circa, da un doppio rotore che non è stato abbandonato per sviluppo di gara, ma anzi riuscì persino a prendere il via di una tappa nel Motomondiale: 500, prendendosi un giro dal vincitore, tale Schwantz, in quegli anni dove orfana di Spencer, la 500 era un fiorire di sfide tra leggere moto a quattro cilindri 2T e assi della guida americani o australiani.
Sul sellino di questa moto assai singolare però, in gare non iridate ma di quelle molto veloci e pericolose, sono saliti ottenendo podi e vittoria al TT anche Hislop e Dunlop, specialisti degli stradali from UK.
OMF