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Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, lancia l'idea di un confronto televisivo con il CEO del gruppo Stellantis, Carlos Tavares. "Perché non organizzi nella trasmissione un confronto tra me e Tavares?", ha proposto a David Parenzo, conduttore di L'aria che tira, trasmissione di LA7 cui ha partecipato. Un'idea, questa, che trova anche il consenso di Carlo Calenda. "Credo sia doveroso che Tavares venga a spiegarci non cosa dobbiamo fare noi, ma quali sono gli investimenti previsti. Poi la seconda parte - 'se volete di più dovete darci più agevolazioni e sconti' - è normale, ma viene dopo", ha osservato.
Urso, inoltre, ha esternato la volontà del governo di aprire le porte ai competitor di Stellantis. "La concorrenza fa bene al nostro Paese - ha osservato - e il nostro obiettivo è quello di produrre di più in Italia. Vogliamo che chi riceve interventi dello Stato, come Fiat ha ricevuto nel tempo, produca qui. E chi lascia l’Italia deve restituire le risorse ricevute negli ultimi 10 anni". Questo non significa, però, che ci sia un vero e proprio scontro in atto, bensì un "confronto trasparente e lineare". "Con il presidente Elkann, l’ad Tavares e i loro rappresentanti mi sono incontrato più volte. Abbiamo insediato un Tavolo Stellantis con l’obiettivo di produrre di più in Italia, perché nel 2022 sono stare realizzate appena 457.000 vetture", ha puntualizzato Urso.
Urso non ha poi mancato di sottolineare la sproporzione a suo dire esistente tra il lato "italiano" e quello "francese" di Stellantis, nata dalla fusione tra FCA e PSA. "Era subito chiaro - ha ricordato il ministro - che quella fusione non avveniva per incorporazione e nemmeno era paritetica in quanto la rappresentanza francese risulta maggiore rispetto a quella italiana, e poi in quanto cambiano gli assetti azionari". Tornando ai giorni nostri, non ha giovato nemmeno la missiva inviata da Stellantis ai fornitori e successivamente resa nota da Calenda in cui si discuteva delle opportunità produttive in Marocco e dell'apertura del governo locale verso gli investitori.