Il jobs act piace a Fiat: entro il 2015 altre 1.000 assunzioni

Il jobs act piace a Fiat: entro il 2015 altre 1.000 assunzioni
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A Melfi 600 assunzioni entro giugno, il resto saranno distribuite tra Sevel, Cassino, Termoli, Verrone e Cento. Lo ha annunciato Alfredo Altavilla incontrando i sindacati
8 giugno 2015

Punti chiave

Applicando il jobs act del Governo Renzi, il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles assumerà entro il 2015 altri 1.000 lavoratori negli stabilimenti italiani. Lo ha detto Alfredo Altavilla, responsabile per la Regione Emea di FCA, in un incontrato con i sindacati che si è tenuto all'Unione Industriale di Torino. 

 

Le assunzioni si faranno a Melfi, alla Sevel, a Cassino, a Termoli, a Verrone e a Cento. A Melfi, in particolare, sono previste 600 assunzioni, le prime 250 delle quali entro giugno «con l'obiettivo - ha spiegato Altavilla - di portare la produzione a 1.200 vetture al giorno». Alla Sevel le assunzioni saranno 200, a Verrone 170. E' inoltre previsto l'inserimento di cento giovani sul progetto Alfa Romeo a Cassino (50) e Termoli (50). 

 

Saranno inoltre stabilizzati a tempo indeterminato i 1.500 dipendenti assunti a Melfi. FCA ha  confermato infatti la fine della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà in tutti gli stabilimenti italiani del gruppo entro il 2018, come previsto dal piano presentato a maggio dell'anno scorso. 

Le reazioni dei sindacati

«Tra nuove assunzioni, stabilizzazioni e assunzioni nell'indotto sono 3 mila i nuovi posti di lavoro in Fca entro l'anno. E' la conferma che la linea intrapresa dai sindacati partecipativi produce lavoro e quindi ricchezza», commenta il segretario generale Fismic, Roberto Di Maulo

 

«Con le nuove assunzioni previste entro fine anno - osserva Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim - a Melfi si raddoppierà l'occupazione. Anche per gli altri stabilimenti, come Sevel e Verrone, si rafforza l'obiettivo non solo di assorbire tutta la cassa integrazione ma anche di incrementare i livelli occupazionali del gruppo. Oggi abbiamo avuto anche una conferma sull'evoluzione del piano industriale con l'indicazione dei tempi per l'investimento a Cassino e Mirafiori. Abbiamo sottolineato che per noi è fondamentale coinvolgere Pomigliano nel progetto Alfa».

 

«La priorità è superare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali il prima possibile. Questi sono i primi frutti degli accordi sindacali degli anni precedenti. E' la conferma che Fca in Italia è in ripresa e che gli sforzi negli ultimi anni vengono finalmente ripagati», sottolinea Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm.

 

Per Giovanni Serra dell'Associazione Quadri «è una giornata importante perché è stato confermato che il piano industriale va avanti, aiutato dal consolidamento del mercato italiano dell'auto in termini di volumi con effetti positivi sulla produzione a partire da Melfi ». «E' un giorno importante - osserva Antonio Spera dell'Ugl - perché tutti gli sforzi e gli accordi degli anni precedenti portano alla conferma degli investimenti. Anche per uno stabilimento come quello di Pratola Serra in cui dal 2008 si fa cassa integrazione con pochissimi giorni di lavoro è previsto un aumento della produzione da circa 170 mila motori del 2014 a 350 mila di quest'anno e nel 2016 la produzione a pieno regime». 

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