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Non sono state troppo calme le acque in Volkswagen, negli ultimi mesi. Lo stesso CEO Herbert Diess ha dovuto vedersela con i fronti interni e qualche scocciatura, prima di ottenere l’OK a delle sue richieste importanti, dei suoi piani futuri. Il buon Herbert pare sia in sintonia con i rappresentanti delle famiglie tedesche più influenti nel consiglio del grande gruppo, mister Porsche e Mister Piech nello specifico, quindi resta al comando ancora: fino al 2023 almeno. Proseguono così molte strategie, risparmi programmati inclusi, che erano state elaborate proprio dal suo staff.
Non verranno però ceduti, come qualcuno indicava, i due marchi italiani del gruppo: Lamborghini e Ducati. E sempre a proposito di marchi blasonati, Bentley rientra ora nella gestione Audi. Diess potrà inoltre ora contare su qualche suo ex-collega (in BMW) e uomo di fiducia, messo a capo delle finanze e degli acquisti, divisioni fondamentali per una Casa auto.
VW non cede nel cammino ed è pronta a sfornare auto elettriche direttamente in quel di Wolfsburg, continuando a dare lavoro come chiedono i sindacati. È proprio quello degli accordi sindacali uno dei nodi che la dirigenza VW deve risolvere. Si parla di piani ormai fissi per la rivoluzione elettrica, che ha distolto dal dieselgate, ma non bastano le risorse finanziarie e alcuni incentivi statali, l’azienda deve ridurre ancora i costi e gestire al meglio il fronte del lavoro.
In ogni caso le pedine e le comunicazioni si sono mosse nei modi desiderati, per come i titoli del gruppo si sono rinvigoriti nell’ultimo mese (a fronte comunque di un forte calo su base annua).
IF