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Alla 62° edizione dell’Incontro Internazionale con la Stampa Automotive, presso il Centro prove di Boxberg, Bosch ha presentato la roadmap delle tecnologie che vedremo crescere nei prossimi dieci anni nel mondo dell’automotive, in un contesto in cui l’orizzonte di visione è sempre più vasto e si estende oltre il cofano dell’auto, verso l’organizzazione della mobilità, le infrastrutture, passando attraverso l’efficienza energetica dei veicoli e l’interazione degli stessi con l’ambiente in cui si muovono. Detto e fatto, anche il nome cambia: il settore di business "Automotive Technology" viene ribattezzato "Mobility Solutions".
45 auto all'avanguardia, tutte da provare
Si capisce che l’evento è importante, lo dimostra prima di tutto la partecipazione attiva del top management Bosch: Dr. Rolf Bulander, Dr. Dirk Hoheisel a Dr. Markus Heyn membri del Board di Robert Bosch GmbH, a disposizione anche per le domande dei giornalisti di mezzo mondo. Per non parlare del dispiego di mezzi equipaggiati con tecnologie Bosch: ben 45 veicoli per provare tutte le più attuali tecnologie e quelle del prossimo futuro.
Dalle vetture laboratorio con tanto di strumentazione ancora a bordo, all’hi-tech stile Silicon Valley della Tesla che guida da sola; dall'ibrida votata all’estremo risparmio di carburante, la VW XL1, all’ibrido che ha ceduto al “Lato Oscuro della Forza”, la Porsche 918; tutti i veicoli da provare nel Proving Ground Bosch sull’anello ad alta velocità con curve sopraelevate, o sulla pista handling. Insomma, un piccolo paradiso per car-addicted, oltretutto con la disponibilità dei tecnici Bosch ad illustrare ciascun dispositivo tecnico.
L'auto di domani
E’ il Presidente del settore di business Mobility Solutions, Dr. Rolf Bulander, a introdurre l’incontro con la stampa: Bosch è un attore protagonista nel mondo automotive con ottimi risultati economici nel 2014 ed un primo trimestre 2015 ancora positivo, che segna più 13 percento nel settore Mobility Solutions, grazie a 126 stabilimenti di produzione, 59 centri di progettazione per un totale di 205.000 persone.
“Tecnologia per la vita”, uno slogan che mostra Bosch impegnata direttamente al miglioramento della mobilità in generale, non soltanto l’efficienza dei motori. Prevedere lo sviluppo del futuro significa poter produrre in accordo a ciò che il mercato richiederà maggiormente, ma come si evolveranno le automobili e la circolazione stradale negli anni a venire? Sembra che la società e la tecnologia una volta tanto tendano a convergere, ad esempio sull’efficienza dei consumi, ma le previsioni sono sempre rischiose ed il mercato non si svilupperà per forza di cose in modo lineare. Per prepararsi alle variabili di mercato Bosch ha elaborato diversi scenari futuri.
Nelle economie avanzate la domanda di veicoli dipenderà dalle innovazioni, mentre nei mercati emergenti sarà stimolata dall'adozione degli standard consumistici del mondo occidentale
Da un lato si può immaginare che prevalga nel futuro la mobilità privata, spinta dall’individualistico piacere di utilizzare il proprio veicolo: ciò significa che nelle economie avanzate la domanda di veicoli dipenderà dalle innovazioni, mentre nei mercati emergenti sarà stimolata dall'adozione degli standard consumistici del mondo occidentale (attualmente in Cina ci sono appena 50 automobili ogni 1.000 abitanti, mentre nell'Unione Europea si sale a 500). Diversamente, le politiche per la salvaguardia del clima e l’evoluzione demografica indirizzata all’addensamento urbano produrranno un ulteriore inasprimento delle normative sulle emissioni e sull'efficienza dei veicoli, tanto nelle economie avanzate, quanto nei mercati emergenti. In questo scenario di "un mondo più verde" la mobilità privata non solo sarà regolata in modo più rigoroso, ma sarà affiancata da altre forme di trasporto.
Elettrificata, autonoma, connessa
Questi due scenari del futuro si trovano ai due estremi opposti, ma in entrambi i casi le risposte a livello tecnologico sono le stesse ed indipendentemente dal fatto che la mobilità privata continui a crescere o sia regolata in modo più severo, l’auto del futuro, secondo Bosch, dovrà essere elettrificata, autonoma e connessa.
Tre aggettivi che tracciano il futuro sviluppo tecnologico con cui Bosch punta ad equipaggiare sempre più veicoli, dandosi obbiettivi chiari: dimezzare il costo delle batterie entro il 2020, entro il 2025 il 15% di tutti i nuovi veicoli disporranno di un propulsore elettrico. Ciò significa anche che nel prossimo decennio il motore a combustione continuerà a costituire la base per una mobilità efficiente. Ridurre il consumo di carburante di un ulteriore 10% nei motori diesel e del 20% in quelli a benzina dato che, insieme ai propulsori elettrici, anche il motore a combustione deve ancora raggiungere il picco di efficienza.
Entro il 2020, Bosch vuole mettere in produzione un pilota automatico per la guida automatizzata in autostrada e circa 2.000 ingegneri Bosch stanno lavorando a tutti quei componenti affini a questo obiettivo.
La guida connessa ha superato la fase dei progetti pilota ed entro la fine di quest'anno Bosch, solo per queste funzioni, avrà connesso circa 200.000 veicoli, per supportare assicurazioni e società di gestione delle flotte, ma in futuro ci saranno soluzioni completamente nuove per il trasporto urbano partendo dai sensori micromeccanici delle vetture sino ai sensori installati sulla superficie stradale.
Elettrificazione, automatizzazione e connettività rendono la mobilità privata sostenibile e piacevole. Ciò significa che sono compatibili con gli scenari futuri: "un mondo più verde" e "divertimento per tutti". E, cosa ancora più importante, i tre percorsi sono complementari. Questo è il futuro secondo Bosch, e sinora Robert e i suoi successori hanno sempre visto giusto.