Il FEV non convince tutti gli investitori, Ferrari vende bene ma posticipando i target trema in Borsa

Il FEV non convince tutti gli investitori, Ferrari vende bene ma posticipando i target trema in Borsa
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Il primo trimestre finanziario della Ferrari, sorretto dalle 8 cilindri, è buono ma non quanto basta per salvare gli obiettivi 2022 posticipati. Manca il nuovo AD e il solo annuncio del FEV per il 2025 non convince gli investitori, almeno oggi
4 maggio 2021

Tempi buoni a Maranello, non per il cronometro delle vetture in pista, ma per le finanze. Almeno pare, nel breve termine e nelle parole della dirigenza. Invero il mercato oggi ha penalizzato parecchio il titolo: -8%. Il primo trimestre 2021 segna buoni trend economici e commerciali, per la Ferrari che ha venduto 2.711 auto nei primi mesi dell'anno. L'azienda ha però mantenuto posticipati degli obiettivi fissati al tempo per il 2022 e non ha ancora scelto il nuovo AD. Due cose non da poco per chi guarda sempre avanti, negli investimenti.

Inanto, quale Ferrari è più venduta nel 2021? Quelle a otto cilindri aumentano, le 12 calano e non poco, del 20% quasi. Con 488 Pista e Portofino a fine produzione, ci sono a spingere le vendite F8 e 812 GTS, oltre alle più fresche SF90 Stradale e Roma. Dove si vendono le nuove Ferrari? Calo lieve per Vecchio Continente e stabili le Americhe, sono Cina, Hong Kong e Taiwan a salire vertiginosamente rispetto allo scorso anno.

Quanto guadagna dalle auto nuove la Ferrari? Nei primi mesi 2021 1,011 miliardi di ricavo, derivanti sia da vendita auto sia dai ricambi. La mitica divisione Motori di Maranello genera 45 milioni di fatturato, lavorando anche per Maserati e Motorsport. La parte delle sponsorizzazioni infine, tra proventi commerciali e di marchio, pesa per 91 milioni,

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Prudenza, FUV e FEV

Per il 2021 la Ferrari quindi parte bene con le vendite e le auto stradali, ma non è tutto in discesa, anzi. Si punta a ricavi per 4,3 miliardi, con MOL tra 33,7% e 34,9% del fatturato e utile per azione tra 4 e 4,2 euro. Con una condizione citata, dopo il bel +24% di utile trimestrale: "che l’operatività non sia impattata da restrizioni per la pandemia" e, aggiungiamo, sempre che la F1 e le corse non creino anch'esse sorprese per troppi anni di fila in pandemia.

Sono più di uno i motivi dell’approccio prudenziale che continua nel 2021, posticipando di un anno il raggiungimento della "guidance 2022". La Ferrari è la Ferrari ma non può correre superando senza fatiche la pandemia. L'atteso FUV Purosangue è confermato, capace forse di mettere il sorriso a chiunque tra dirigenza e azionisti, con il suo valore aggiunto, ma deve ancora arrivare. Così come la prima Ferrari sia Rossa sia incredibilmente priva di cilindri. Forse un po' in ritardo il FUV, vedendo cosa ha fatto Lamborghini prendendo posizione in quel segmento. Al contrario prima del previsto, nel 2025, la seconda incredibile novità, che potremmo chiamare FEV (Ferrari Electric Vehicle). Nella lunga fase di tumulto e attesa, dove altri Costruttori stavano affondando e Ferrari ha sempre ben galleggiato (offrendo emozioni che valgono ancor più oggi, va detto) non è pervenuto il nome del nuovo amministratore delegato, atteso dopo Camilleri. Elkann lo proclamerà prossimamente, quando insieme potranno compiacersi dell'infinito interesse che scaturirà sul FEV anche per chi non lo vede di buono occhio nella tradizione Rossa. Basterà che sia 100% Ferrari, e lo dovrà essere.

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