Il debutto di Draghi: gli spostamenti nel nuovo DPCM

Il debutto di Draghi: gli spostamenti nel nuovo DPCM
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Porta la firma di Mario Draghi il decreto che indica le regole per muoversi in Italia fino al prossimo 6 aprile, Pasqua compresa
3 marzo 2021

Potremo scambiarci gli auguri di Pasqua con i parenti, portare le uova di cioccolata in dono ai bambini o passare la Pasquetta lontano da casa?

Sì, no, forse: nel primo DPCM del Governo Draghi, in vigore per un mese dal prossimo 6 marzo, rientrano anche le Festività Pasquali.

E non ci sono buone notizie per chi sperava di trascorrerle con parenti ed amici. 

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Infatti, in conseguenza della nuova accelerazione della diffusione del virus, nelle zone ad alto contagio sono previste ulteriori strette alla mobilità individuale, se non giustificata da specifici motivi di necessità o lavoro.

Ecco le principali norme presenti nel nuovo DPCM, destinate a restare in vigore fino al prossime 6 aprile e ben difficilmente suscettibili di cambiamenti: come sempre, è necessario fare molta attenzione al colore della propria zona di residenza, regione e comune. 

Spostamenti e visite

In tutta Italia è vietato spostarsi tra regioni, anche se in fascia bianca o gialla: si può uscire dalla propria regione solo per motivi di lavoro, salute e urgenza, portando con sé il modulo di autocertificazione; nelle regioni in zona arancione e rossa è vietato anche uscire dal proprio comune di residenza.

Al contempo, cresce il numero dei Paesi interessati della sperimentazione dei cosiddetti “voli Covid tested”, mentre chi è stato in Brasile nei quattordici giorni precedenti è consentito l'ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

In zona rossa non sono permesse visite nella case di parenti ed amici nemmeno una sola volta al giorno, come invece possibile a Natale. 

È consentito andare nelle seconde case, solo se in regione gialla o arancione e soltanto se per raggiungerle non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa; chi vive in zona arancione scuro non può uscire dal Comune di residenza per andare in una seconda casa; vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare.

Per case condivise o in multiproprietà è consentita la presenza di una sola famiglia alla volta; per non incorrere in sanzioni, inoltre, bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari della struttura in data antecedente il 14 gennaio 2021.
 

Coprifuoco e negozi

Nelle aree gialle, arancioni e rosse è confermata la misura del “coprifuoco” notturno, dalle ore 22 fino alle 5 del mattino, mentre per le zone bianche le ordinanze regionali possono posticipare l’orario del ritorno a casa, come nel caso della Sardegna, prima regione entrare nella zona bianca, che ha spostato alle 23,30 l’orario di inizio del divieto di uscita.

In zona gialla e arancione le attività commerciali sono aperte con orari scaglionati e ingressi contingentati; nelle zone rosse i negozi sono chiusi, tranne quelli dei beni di prima necessità.

Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali devono restare chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Nelle zone rosse queste restrizioni sono ancor più stringenti perché possono restare aperti solo alimentari, farmacie e negozi di prodotti agricoli e florovivaistici; per i mercati valgono le stesse regole dei centri commerciali.

Ancora, palestre, piscine e impianti sciistici rimarranno chiusi in tutta Italia, mentre nelle zone rosse non saranno operativi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
 

Bar e ristoranti

In zona gialla, bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18; oltre tale orario è consentito l’asporto fino al coprifuoco delle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario.

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 solo per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, comprese le enoteche (ma senza degustazione): si potranno quindi acquistare bevande alcoliche e analcoliche da asporto fino alle 22, ma senza consumo sul posto; dopo le 18 per bar e simili (senza cucina) resta confermato il divieto dell'asporto dopo le 18.

Attività culturali

Nelle zone gialle, per i musei si conferma la possibilità di apertura nei giorni infrasettimanali, ad afflusso controllato: dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi e da quella data, sempre nelle zone gialle, si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento; la capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Restano ancora vietate tutte le forme di assembramento, anche in zona bianca: feste off limits, stadi e palazzetti sportivi senza pubblico, discoteche chiuse, centri fieristici e congressuali sbarrati.

Infine, nelle zone bianche è prevista la cessazione delle misure restrittive per la zona gialla, ma continuano ad essere valide le misure anti-contagio generali, dall'obbligo di indossare la mascherina e a quello di distanza di sicurezza e i protocolli di settore; anche in zona bianca restano sospesi eventi che comportano assembramenti, come fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). 

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