Il Covid non salva l’auto diesel Euro6 non aggiornata: oltre 500mila veicoli da smaltire in meno di due mesi

Il Covid non salva l’auto diesel Euro6 non aggiornata: oltre 500mila veicoli da smaltire in meno di due mesi
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Strage annunciata e possibile, per quelle auto diesel, tra le oltre 500mila nuove invendute, che non possono essere immatricolate dopo il 31 dicembre in Europa. Super sconti e aggiornamenti in arrivo?
10 novembre 2020

La pandemia blocca, la pandemia rallenta, la pandemia però non salva certi motori diesel che commercialmente e nella sostanza potevano “tirare avanti”. La Commissione Europea infatti, respinge le richieste di rinviare l'introduzione delle nuove varianti Euro6 evolute (per un semestre si sperava). Dal 1 gennaio 2021 quindi nuovo standard: Euro 6d ISC-FCM per tutte le nuove vetture a gasolio immatricolate.

Poco conta se a oggi ci sono pare, oltre 500mila veicoli freschi di assemblaggio da vendere… In un mese e mezzo. Le volontà di tutela ambientale prevalgono sull’industria auto europea e quindi sempre meno ossidi di azoto (NOx) nei motori delle auto diesel: 80 milligrammi per km (sia su strada, sia a banco) con monitoraggio del consumo e margine di errore tendente a zero, entro tre anni. Tutto fattibile certo, ma con dei costi e alcune case, visti i tempi e le vendite delle ultime versioni pre-21 crollate, avrebbero gradito una deroga che per qualcuno ovviamente sarebbe anche stata “giusta”.

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