Il coronavirus frena HW e SW cinesi: rallenta la filiera automotive

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Non solo le produzioni di nuove auto con parti realizzate in Cina, o la filiera del ricambio originale, anche aggiornamenti SW dipendenti da fonti ora paralizzate dall’epidemia sono in stallo. Cambieranno prezzi e tempi attesa?
25 febbraio 2020

La situazione di parziale blocco per mobilità e lavoro in aree geografiche colpite dal coronavirus (aree sempre in espansione) genera effetti per tutta la filiera automotive, a livello globale.

Non si parla solo di modelli auto a marchio asiatico, ma anche americano ed europeo che attendono, pezzi da fabbriche lontane che sono in difficoltà. Persino certi aggiornamenti software dipendono da attività che sono basate o collegate ad aree cinesi dove non si lavora più come prima. La mappa qui riportata, mostra quanto pesino i ricambi provenienti dalla Cina per molti mercati dell'auto. Percentuali a volte contenute ma pur sempre rilevanti per tempi e costi di fornitura.

Ne sanno qualcosa non solo le Case, ma anche i concessionari, i ricambisti e persino gli autoriparatori, che pagano abbonamenti a sistemi in certi casi fermi alle ultime release di fine 2019. Quello che accadrà nei prossimi mesi è tutto da vedere, secondo l’evoluzione di epidemia e regole che cercano di limitarne la diffusione. Oltre agli immediati danni economici sulla filiera di nuove auto con parti prodotte in Cina, ci potrà essere un riposizionamento geografico delle forniture per i ricambi in aftermaket? A rischio anche la stabilità dei costi.

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USA

Gli impatti economici saranno evidenti. “Bisogna capire i legami tra processi produttivi tra i diversi paesi a livello globale,” commenta Italo Colantone, del Dipartimento di Scienze sociali e politiche in Bocconi. “Se si ferma una fabbrica in Cina o una regione in Italia questo avrà poi conseguenze in altri paesi. FCA ha rivisto i suoi piani produttivi e si stima che il 94% delle maggiori imprese USA subiranno ritardi nelle prossime settimane. E tutto ciò crea incertezza. E difficile capire cosa succede ai propri fornitori e dunque prevedere ricadute è difficile. Con ripercussioni negative su investimenti e crescita nel medio termine".

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