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Un conto sono i grandi slogan e le promozioni delle Case auto, un altro le tendenze tecnologiche rivolte al futuro e, un altro ancora, le politiche in tema mobilità o ambiente. Quello che conta però, alla fine, è avere a disposizione l’auto “giusta” e più adatta alle proprie esigenze. Nel 2021 non è per nulla facile scegliere, pensando a come rapidamente evolvono tutti i fattori influenti. Lo dimostra anche un recente studio universitario californiano, evidenziando quel 20% circa di pionieri dell’auto elettrica che però, per diversi motivi, decide poi di tornare a una termica.
Procedento senza paletti ideologici, con semplice logica e metodo per giudicare i diversi fronti applicati al caso, abbiamo simulato agendo in incognito l’interesse per un cambio auto presso alcuni concessionari. Ecco cosa abbiamo scoperto, passando di “tappa in tappa” e con esigenze ogni volta diverse. “Indagando” sulla grande e variegata offerta di Errebi. Il gruppo piemontese, operativo da oltre mezzo secolo con sette sedi tra Piemonte e Liguria e diversi marchi che permettono di proporre soluzioni a 360°, vanta un servizio molto evoluto. Capace di soddisfare sulla carta ogni necessità di mobilità, grazie ai Personal Mobility Manager sempre disponibili: li abbiamo messi alla prova per vedere, nel concreto, cosa distingue Errebi dai propri competitor.
Il secondo caso dell’indagine, dopo il classico padre di famiglia, è quello di una persona molto giovane, cittadino attivo di una grande città che vive a pieno, con tutte le conseguenze di una mobilità forzatamente in rapida evoluzione. Mobilità influenzata da alcuni limiti normativi, oltre che di spazio. Un ambiente stradale non sempre facile e pieno di veicoli diversi da quelli classici, più innovativi. Sulla carta, le opzioni disponibili sono tutte interessanti e da scoprire, tra un lavoro che porta a volte in ufficio e a volte no, commissioni e interessi da rivivere in presenza dopo il primo anno di pandemia ma anche ZTL (sempre più diffuse) e regole che ogni anno possono mutare.
In sostanza, l’obiettivo è quello di favorire sempre più, nella pratica e nell’economia, l’elettrificazione: niente emissioni allo scarico in città equivale a meno costi di rifornimento, parcheggio e non solo. Ci avventuriamo? Unico paletto messo in questo caso, è la spesa mensile sopportabile: massimo 400 euro, 350 sarebbe meglio. Magari possiamo anticipare qualcosa, per stare più bassi nell’importo fisso. Per via di un budget limitato e un orizzonte non ancora definibile a lungo termine, per un giovane.
Con quell’idea del noleggio diffusa e buona per le due ruote e i piccoli veicoli, ma che non ci ha ancora convinto per l’auto. Vorremmo la nostra prima auto di pieno possesso insomma, basta condivisione e via in piena libertà. Ovviamente che sia pratica: l’ingombro voluto è minimo, in assenza di posto fisso e tutelato ma anche per questioni di congestione, tipica dei capoluoghi. Ci presentiamo così a Errebi di Alba, non fisicamente ma con il più diffuso e diretto strumento offerto dalle App per ogni dispositivo, ovvero una chat WhatsApp. Basta un attimo.
Il tempo di risposta al nostro contatto è stato breve, nonostante ci fossimo fatti vivi in orario quasi serale, oltre il classico post-lavoro dell’imbrunire e l’happy-hour. Chi vende auto in certi gruppi evoluti, oggi segue i clienti al posto di cenare? Quasi, almeno Errebi dal suo canale WhatsApp (facilmente raggiungibile da ogni fonte, che sia sito o social) ci ha subito indicato il contatto del referente disponibile per la concessionaria richiesta, il quale si è fatto sentire autonomamente già la mattina seguente. Fabio Incao, Personal Mobility Manager di Errebi Alba, ha dettagliatamente risposto alle varie domande.
Dopo aver chiarito che non avevamo veicoli di proprietà da permutare, ha subito percepito la nostra voglia di sentirci autonomi e di aprirci alla nuova frontiera dell’automotive, seppur con un leggero timore verso un settore ancora non troppo conosciuto e sdoganato nel nostro Paese, anche se in evidente crescita. Dopo aver posseduto e apprezzato solo una vecchia ma agilissima moto di famiglia, che ha passato “momenti gloriosi” tra università e primi stage, l’interesse di base lato nostro è ora per la Zoe. Auto elettrica quindi, di cui tanto si è sentito dir bene, letto e anche visto, per come diffusa anche a enti.
Comprendendo prima quale fosse il nostro uso reale, con rara tappa presso i parenti in provincia (a 40 Km dalla città) il referente Errebi ha subito messo in chiaro che l’elettrica è una soluzione possibile, per il caso. Lui stesso, avendone usate per vario tempo di elettriche dei marchi venduti da Errebi, ci da qualche suggerimento pensando di usarla dove non ci sono spazi parcheggio riservati, su Torino (ma l’approccio è medesimo per ogni grande capoluogo).
“Zoe ma anche Twingo, fanno entrare in un nuovo mondo che è sicuramente da valutare provandole - ci spiega Fabio - Possiamo anche lasciare l’auto in prova 24 ore, o un weekend, dopo avervi spiegato i dettagli della guida con frenata rigenerativa e la gestione delle ricariche“.
Proprio sulle ricariche, grazie a Errebi ci togliamo alcuni dubbi, per Wallbox, Colonnine e App. Certo che la Wallbox la immaginiamo presso la casa di famiglia in provincia, ma per il quotidiano? “Possiamo fornire la Wallbox ma se l’auto gira e resta spesso in città, come Torino, senza un posto riservato privato suggeriamo alcune App per le colonnine. Quelle più funzionali e che io stesso ho provato a sfruttare”.
Sono dritte utili quelle dei punti ricarica, per il nostro caso in cui il giovane in questione vive moltissimo Torino e raramente si sposta fuori città. “Vi forniamo anche una mappa, con informazioni per tutti i parcheggi gratuiti e le aree riservate al transito libero delle auto elettriche nella vostra città.”
In questo caso il supporto del dealer è stato preciso e immediato, partendo da un’iniziale conversazione su WhatsApp per poi estendersi ad un appuntamento in presenza durante il quale, in maniera trasparente, ci ha confermato i limiti di percorrenza degli EV disponibili oggigiorno. Sopratutto il Mobility Manager ci ha costantemente ricordato, attenuando in parte il nostro interesse iniziale, che un conto è leggere di auto elettriche (o guardarne dei video), un conto è utilizzarle per davvero. Proprio per questo la possibilità di una prova estesa, non il solito “giro” di pochi chilometri che ti permette solo di apprezzare lo scatto silenzioso e prestante di una citycar, è un dei valori aggiunti del gruppo Errebi, in quanto permette di comprendere realmente aspetti positivi e non del veicolo in questione come, ad esempio, la necessità di ricaricarla frequentemente.
“Felici di darvi tutte le dritte sulle diverse possibilità di ricarica, ma nel preventivo le ho inserito una Wallbox da 3,7kW uso casalingo. Possiamo anche predisporla con kW maggiore per una ricarica più veloce”.
Ci confermano che quando siamo in luoghi che lo permettono e in cui ci fermiamo per un tempo più o meno prolungato, ad esempio dai parenti nel weekend, ce la caviamo tranquillamente e anche a basso costo (sappiamo che le ricariche casalinghe hanno tariffe inferiori dei gestori di energia) ma quali sono esattamente tempistiche e fabbisogno energetico necessari?
“Entrambe le vetture, Twingo e Zoe, hanno un caricatore di nome Cameleon che arriva fino a 22 kW in corrente alternata (parliamo quindi di colonnine) che permette una ricarica delle vetture molto rapida, cioè: Twingo in circa 1 ora e 30 minuti, mentre nel caso della Zoe saliamo a circa 2 ore e 30 minuti. Con la ricarica a casa invece, prendendo in esame la Wallbox da 3,7 kW (quindi senza andare a variare quello che è il proprio contatore di casa) saremmo circa a nove ore su Twingo e dodici ore su Zoe”.
Va bene essere giovani e lontani da emissioni, rumori e complessità manutentive dei vecchi modelli termici, ma poi invece di trovare distributori cercheremo colonnine (finché non decidiamo di prendere un posto auto e magari piazzare la wallbox). Anche qui chiediamo dettaglio maggiore.
“Le applicazioni che noi principalmente usiamo sono quella di ENEL-X e PLUGSURFING, dove ha la possibilità di registrarsi direttamente e di ricaricare usando l’App e niente altro. Altrimenti vi è anche la possibilità di registrarsi direttamente al sito di Duferco che le dà possibilità di effettuare una ricarica a consumo (ci allegano tutti i link per conoscere le rispettive offerte)”.
Insomma, questa simulazione ci ha permesso di convincerci quasi del tutto della possibilità di scegliere un veicolo elettrico, con la tipica propensione di alcuni giovani e la coscienza dell’autonomia massima ben ribadita e variabile (da 190 a 395 Km, secondo casi e opzioni). Come accennato, le possiamo tenere e provare a pieno per due giorni, per saggiare la doppia tappa città – paese. Il nostro dubbio è per il modello più corretto, tra i due disponibili, con poi la questione servizi e costo, non da poco per un giovane. Poi l’incognita del valore usato un domani.
“Personalmente apprezzo più Twingo – spiega Incao - pensando a un giovane senza necessità di percorrenza record. È più dinamica e pratica nella grande città”.
In effetti a vederla ci piace di più, molto. Sacrificando solo un po’ di autonomia e di spazio che, da under 30 single, per ora non è certo la priorità, ci guadagneremo sicuramente in comodità e agilità: come? Facilità di manovra e di trovare parcheggio, aspetto fondamentale se si considera la città in cui il nostro giovane vive e lavora. Il Mobility Manager ci presenta comunque entrambe le vetture Renault dettagliatamente, preparando i preventivi sapendo del nostro tetto di budget. Sono varie le opzioni e le considerazioni che non ci risparmia, anzi.
“Contando la disponibilità degli incentivi, anche senza rottamazione le offerte di Twingo e Zoe sono pienamente nel limite e comprendono nel finanziamento la Wallbox di Enel X, con installazione. Abbiamo la possibilità di offrire varie tipologie di finanziamento, che Casa madre mette a disposizione. Quello che forse però potrebbe rispecchiare le sue necessità è Valore Futuro Garantito, cioè tre anni e poi decide se tenere, restituire o cambiare la vettura”.
È quello che vorremmo, data la nostra condizione. “Sì, una sorta di seconda scelta sempre possibile, anche perché le necessità possono variare a seconda del lavoro, della famiglia e dei km da fare, o più semplicemente per il piacere di cambiare auto”.
Ecco, l’ultima dipenderà da vari fattori, anche economici. Dato per certo che i costi di manutenzione (qui ben inferiori alle termiche nei tagliandi) e quelli di utilizzo (la corrente elettrica molto più economica della benzina in Italia) ci sono a favore, vediamo il prezzo dell’auto.
“Le ho preparato due prospetti, uno ad anticipo zero e uno con anticipo di 3000 euro, sia su Zoe sia su Twingo”.
“Possiamo farcela con quell’anticipo” pensiamo subito e anche le rate rientrano nel limite che ci siamo imposti anzi, la Twingo ha addirittura una rata inferiore che scende a 237 euro mensili (contro i 295 della Zoe) con un anticipo immediato di tremila euro. Da non dimenticare, poi, il valore futuro garantito delle due auto al compimento dei tre anni, di 8.297 € per Twingo e 13.521 per Zoe.
Numeri a parte, figli di un doppio sconto grazie ai contributi statali e a un ulteriore sconto Errebi, quali sono i servizi inclusi in queste proposte, che potrebbero convincerci definitivamente a “debuttare” nel mondo dell’elettrico? Alcuni potenziali clienti, infatti, potrebbero non essere del tutto convinti della possibilità di optare per un’auto elettrica, e non vogliamo che limando il costo mensile si perda qualcosa di necessario.
“Su entrambe la rata è comprensiva di Finanziamento Credito Protetto (assicurazione sul capitale, in caso di decesso dell’intestatario e per chi eredita) tre anni di assicurazione furto (totale e parziale) incendio, atti vandalici, eventi naturali, eventi sociopolitici e cristalli. Poi il servizio stradale h24 in tutta Europa (Soccorso e traino, Auto sostitutiva, Recupero difficoltoso, Invio ricambi) Taxi per ritirare l’auto sostitutiva, Spese di rientro o rimpatrio anche degli occupanti, Recupero del veicolo, Rimpatrio del veicolo dall’estero, Invio di un’autoambulanza, Rimpatrio sanitario (all’estero) Medico online; Spese di pernottamento in albergo; Anticipo di denaro all’estero; Anticipo cauzione penale all’estero; Anticipo spese legali all’estero, Interprete all’estero, autista a disposizione in Italia”.
Se proprio vogliamo essere precisi, mentre capiamo se davvero cedere alla simpatica Twingo o spendere qualcosa in più per Zoe, non abbiamo però considerato la parte relativa alle spese di istruttoria pratica. E anche facendo pochi chilometri annui, vogliamo sapere della garanzia.
“No, l’importo detto è già comprensivo nella rata delle spese d’istruttoria pratica. Vige poi l’estensione di garanzia a tre anni o 60.000 Km”.
Per concludere, questa volta il Mobility Manager ha in sostanza confermato le intenzioni di acquisto, correggendo però il tiro verso un modello che oggettivamente è più accattivante per un giovane e aggiungendo informazioni utili, che permettono di decidere con più serenità e consapevolezza se compiere il passo definitivo verso l’elettrico e se scegliere davvero l’auto più piccola. Ad ogni modo, Fabio non ha esercitato nessuna influenza su di noi perché scegliessimo la Twingo e, al contrario, ha anche applicato un maggiore sconto sulla Zoe per darci la libertà di valutare realmente la vettura più adatta alle nostre esigenze, senza essere costretti ad eliminarne una per il prezzo troppo alto.
Soprattutto, anche salutandoci prima di andare al sodo della prova, dovuta, Incao ha ricordato che “Sono solo delle ipotesi, da valutare insieme presso la nostra sede per provare i veicoli e valutare quale rappresenta la soluzione migliore e che più si sposa con le sue esigenze”.
In effetti, il caso partiva da una visione 100% favorevole dell’elettrico e non volevamo sentir parlare di altro. Ci hanno detto e ripetuto di provarla almeno un giorno intero, prima di affermare che piaccia in assoluto e anche di tener conto delle ricariche. I limiti di elettro-compatibilità in questo caso sono dei singoli e dell’ambiente, il concessionario ha fatto il proprio dovere, rapido e disponibile. Andando a centrare l’offerta migliore anche per chi è al debutto e non vuole sorprese, sapendo gestire nel migliore dei modi anche la questione budget, in particolare relativamente all’anticipo necessario e alla durate del finanziamento.
Come per la prima puntata, anche in questo caso la relazione è stata fluida e gradevole, via chat ma poi anche mail e a voce. La documentazione anticipata più che sufficiente, tra documenti della Casa in tutti i formati e la pazienza poi di ascoltare, i nostri dubbi.