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Con una pretesa "necessità di venire incontro alle dificoltà di acquistare un veicolo nuovo" la Giunta del Comune di Milano ha approvato alcuni piccoli correttivi nella possibilità di accedere all'Area B (quasi tutta la città) con le diesel Euro 5, una disposizione in vigore dal 1° ottobre che sta causando e causerà disagi a oltre 400.000 cittadini di Milano e dell'hinterland.
Nulla di sostanziale, i veri problemi di questo provvedimento non sono stati per nulla affrontati, come il calcolo dei chilometri del sistema Move-in attivo anche al di fuori di orari e giorni di effettiva applicazione dei divieti e delle deroghe per determinate categorie di lavoratori.
In particolare è stato deciso che:
Rimandando a vari articoli fatto che trovate qui sotto, rimane la possibilità di aderire al servizio Move-in della Regione Lombardia, che in questo caso è esteso anche al Comune di Milano, ma è una scelta specifica che deve essere attivata attraverso l'apposita App. Ma attenzione, iscrivere la propria auto a Move-in e installare la scatola nera, oltre che una prassi a pagamento, è anche un boomerang! Infatti il chilometraggio massimo superato il quale si è passibili di multa viene calcolato anche fuori dagli orari in vigore per il divieto di circolazione (dalle 7.30 alle 19.30 dei giorni feriali) e viene così a cadere, una volta saturato il limite, il diritto di circolare con qualsiasi auto dopo le 19.30 e nei festivi. È questa una delle falle più evidenti e ingiuste del sistema Area B per il quale il Comune non è disposto a fare retromarcia.