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Ora che è in rotazione radio, l’avrete sicuramente sentito almeno una volta; il jingle di Carglass è un vero tormentone, ma ha il merito di racchiudere in sole quattro parole tutta la mission dell’azienda: «Carglass ripara, Carglass sostituisce!». Un vero capolavoro di comunicazione, bisogna ammettere.
Altrettanto rimarchevole è il livello degli operatori Carglass: ne abbiamo avuto una riprova diretta nei giorni passati, quando alla Nuova Fiera di Roma si è svolta il BOB (Best of Belron), contest che ogni due anni, ed ormai dal 2000, elegge il miglior tecnico riparatore di cristalli per auto.
In gara, ventinove “artisti” della riparazione e della sostituzione di vetri, ognuno a rappresentare il proprio Paese, dopo selezioni nazionali durati diversi mesi; i tecnici Belron sono stati chiamati a mettere in mostra il loro talento lavorando su tante Ford C-Max, superando diverse prove di abilità, legate alla riparazione o alla sostituzione dei cristalli di una vettura, simulando le situazioni cui più di frequente sono chiamati a dare risposta dai clienti di tutto il mondo. In gara per l’Italia, il comasco Alessandro Tognola; da sottolineare anche il debutto di un rappresentante cinese, mercato emergente per Belron.
Nel corso della cerimonia di premiazione, da tradizione sono stati prima annunciati i cinque piazzati ai margini del podio: Juan-Carlos Garcia Garcia, di Carglass Belgio; Antonis Moustakas, di Carglass Grecia; Oto Fritz, di Carglass Slovenia; Gabriel Garcia, di Carglass Spagna e Matt Redding, di Autoglass UK. I primi tre posti sono stati assegnati a Robin Bogdanowicz, di Carglass Olanda, Matt MacDonald, di Belron Canada ed a Markus Berna, di Carglass Germania. Per il nostro Paese, l’appuntamento con la vittoria è rimandato alla prossima edizione del Best of Belron, fissata tra due anni, nel 2016, per una nuova, intensa sfida tra i migliori operatori Carglass e Belron.
Non solo gara, ma incontri e conferenze
Le giornate della competizione sono state occasione per discutere di economia e del mercato dell’auto a livello mondiale. Gli ospiti dell’evento romano (oltre mille, con un’importante rappresentanza delle compagnie assicuratrici di tutto il mondo) hanno potuto confrontarsi con personalità di rilievo sui temi dell’economia, del design, della tecnologia e del mercato auto: Kevin Mathers (Sales Director Demand Generation Clients di Google UK) ha discusso dei cambiamenti nelle abitudini quotidiane di un consumatore sempre più connesso; Henk Broeders, partner di McKinsey, ha fatto un’analisi del mercato assicurativo; Michael Robinson - CEO di ED Design - ha tracciato il futuro dell’auto e del nostro modo di usarla, prima dell’affascinante disamina dell’economista Kjell Nordstrom; infine, Chris Davies, di Belron Technical ha discusso di sicurezza e del lavoro dell’azienda nel futuro prossimo.
Vero protagonista dell’evento è stato Gary Lubner, CEO di Belron, che ha concluso le conferenze con un’analisi dei trend di mercato. A lui abbiamo rivolto un paio di domande, per comprendere meglio il mondo di Belron.
L’approccio di comunicazione di Carglass è uguale in tutto il mondo?
«Sì: abbiamo messo al centro della nostra comunicazione il tecnico installatore, è lui il protagonista del nostro servizio ed anche il cuore dei nostri spot. Quello che abbiamo imparato col tempo è che la nostra comunicazione deve evolversi a seconda del consumatore che cambia: per questo il prossimo futuro ci vedrà concentrati nel mondo digitale in modo da essere sempre disponibili, rintracciabili ed a portata di smartphone per tutti i nostri clienti che ne avranno la necessità!».
Il servizio che Carglass offre rispetta uno stesso standard o cambia in base al Paese?
«Sì e no allo stesso tempo. Sì perché ovunque i nostri standard tecnologici, i nostri processi, la formazione dei tecnici ed il servizio che offriamo al cliente è identico; e deve essere così, è la cosa su cui investiamo da sempre, un’eccellenza di servizio che deve essere uniforme ovunque! No perché la richiesta del cliente è diversa, influenzata dalla cultura del Paese in cui vive: ci sono nazioni in cui puntiamo molto di più sul servizio mobile, come ad esempio in Inghilterra dove la maggior parte dei lavori viene fatta a domicilio dal cliente, a casa o in ufficio; ma ci sono altre realtà, come ad esempio l’Italia, dove i lavori fatti dal servizio mobile sono meno di un quarto del totale. Il cliente italiano ci tiene ad “accompagnare” la propria auto nel centro d’assistenza, si sente forse più sicuro in un luogo fisico dove i nostri esperti operano piuttosto che a casa sua. Ci sono poi differenze fra le varie tipologie di cliente: le donne sicuramente necessitano di maggiore flessibilità, privilegiano il servizio mobile e l’uso di internet per risolvere il loro problema, mentre l’uomo preferisce contattarci o parlarci di persona!».
Un player a livello globale
Il marchio Carglass fa parte del Gruppo Belron, società leader nel mondo per la riparazione e la sostituzione dei cristalli delle automobili. Il Gruppo Belron opera 35 nazioni in tutto il mondo e su quattro continenti (al momento, manca all’appello solo l’Africa) e dispone di una grande squadra di tecnici installatori specialisti nella riparazione e sostituzione di vetri auto. Si calcola che siano ogni anni ben undici milioni i clienti assistiti, con un vetro sostituito ogni soli tre secondi. Belron è quindi la società madre: oltre al marchio Carrglass con cui è conosciuta da noi ed in diverse altre nazioni europee, prende il nome di Autoglass in Gran Bretagna, O'Brien in Australia e Safelite negli Stati Uniti.