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Questo nuovo sistema è progettato per rispondere alle esigenze del settore commerciale e, secondo la casa giapponese, offre la stessa durata dei motori diesel convenzionali, migliorando significativamente efficienza e costi rispetto alla generazione precedente.
Il 3rd Gen FC System sarà presentato ufficialmente il 19 febbraio al H2 & FC EXPO (International Hydrogen & Fuel Cell Expo) a Tokyo, con l'introduzione nei mercati globali prevista a partire dal 2026, con particolare focus su Giappone, Europa, Nord America e Cina.
Il nuovo sistema FC di terza generazione rappresenta un'evoluzione importante in termini di prestazioni e versatilità, con le principali caratteristiche che includono:
Durata raddoppiata rispetto alla generazione precedente, raggiungendo livelli comparabili ai motori diesel e con un design che riduce la necessità di manutenzione.
Efficienza migliorata del 20%, garantendo una maggiore autonomia rispetto al modello attuale.
Riduzione significativa dei costi, grazie a innovazioni nel design delle celle e nei processi produttivi.
Oltre ai veicoli passeggeri, il 3rd Gen FC System sarà utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui mezzi pesanti, autobus, treni e generatori stazionari. Per le vetture a idrogeno, l'efficienza migliorata consentirà di percorrere distanze maggiori con un singolo rifornimento, mentre per i veicoli commerciali pesanti, la maggiore durabilità e potenza lo renderanno una valida alternativa ai motori diesel. Inoltre, grazie a un design più compatto, il nuovo sistema potrà essere integrato più facilmente in diverse configurazioni di veicoli.
A differenza dei tradizionali motori a combustione interna, le celle a combustibile generano elettricità attraverso una reazione chimica tra idrogeno e ossigeno, producendo come unico sottoprodotto il vapore acqueo. Tuttavia, come ci insegna la scienza, la produzione dell'idrogeno rende questo vettore energetico insensato per la mobilità, nonostante si pensi che possa essere una valida alternativa per ridurre le emissioni.
Come vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi, sono diverse le stazioni di rifornimento a idrogeno che sono state chiuse sia in Europa (principalmente in Germania, dove sono presenti il maggior numero di stazioni di rifornimento) che negli Stati Uniti. Infatti, all'inizio del 2024, Shell ha annunciato la chiusura di sette delle 55 stazioni di idrogeno in California a causa di problemi di approvvigionamento, complicando ulteriormente la vita dei possessori di FCEV.
Toyota e Hyundai sono le principali promotrici della tecnologia a idrogeno, molto probabilmente con l'intento di poter fornire una vettura a basse emissioni che abbia medesime caratteristiche di una classica vettura termica (quando finisce il serbatoio di benzina, vai semplicemente a far rifornimento in tre minuti). Tuttavia, il principale problema dell'idrogeno è la sua produzione, che può essere prodotto in tre diversi modi:
Inoltre, l'intera catena di produzione dell'idrogeno richiede una quantità considerevole di energia elettrica. Per produrre un chilogrammo di idrogeno tramite elettrolisi, basti pensare che sono necessari mediamente tra 50 e 65 kWh di energia. Capite bene, quindi, che l'energia utilizzata per produrre 1 kg di idrogeno può essere utilizzata più saggiamente nelle vetture 100% elettriche, le quali possono percorrere con quella quantità di energia mediamente 300-400 km. Nonostante ciò, l'idrogeno può essere utile per la transizione energetica, specialmente nel settore del trasporto pesante, come aerei e navi, per migliorare l'efficienza e l'uso delle risorse energetiche.