Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
A quasi un secolo dal lancio del suo primo compressore, Siad Macchine Impianti, ha presentato la sua più recente innovazione nel campo ingegneristico: un compressore per idrogeno ad alta pressione, caratterizzato dalla tecnologia oil-free.
Questa nuova creazione è stata progettata per rispondere alle esigenze dei settori del trasporto e delle stazioni di rifornimento di idrogeno, un settore prioritario per l'azienda. Il compressore è stato progettato per essere utilizzato nelle stazioni di rifornimento di idrogeno per veicoli pesanti, un settore in crescita che sta iniziando a diffondersi in tutto il mondo. Come le stazioni di rifornimento tradizionali, anche quelle di idrogeno avranno bisogno di sistemi di pompaggio, utilizzando compressori come quello sviluppato dall'azienda.
Secondo l'azienda, le caratteristiche del compressore sono state progettate appositamente per questa applicazione: alta pressione, tecnologia oil-free, grande attenzione alla sicurezza, cicli di manutenzione ridotti e bassi consumi energetici. Tuttavia, come ben sappiamo, l'utilizzo dell'idrogeno dipende molto da come esso viene prodotto e, ancor oggi, una delle sfide per dare un grande boost all'H2 è la produzione dello stesso utilizzando una quantità di energia minore rispetto al suo potere calorifico (pari a circa 33,33 kWh/Kg).
Nonostante sia estremamente interessante dal punto di vista ingegneristico, ad oggi l'utilizzo dell'idrogeno può essere solo "giustificato" per il trasporto pesante, come ad esempio navi o aerei. Ovviamente, se l'obiettivo è quello di ridurre le emissioni, l'unica soluzione che soddisfa l'obiettivo di ridurre gli inquinanti è quella della produzione di idrogeno verde (prodotto da fonti rinnovabili). Infatti, se dovesse essere idrogeno grigio (prodotto dallo steam reforming, grazie ad un processo che coinvolge il metano e il vapore acqueo) o idrogeno nero (utilizzo di fonti energetiche come il carbone o il petrolio), come potete ben capire sarebbe una grande contraddizione.
Infine, per quanto riguarda l'utilizzo dell'idrogeno per le vetture che utilizziamo tutt'oggi, si dovrebbe fare una considerazione generale sulla quantità di energia che servirebbe per produrlo. Infatti, solo per produrre 1 kg di H2, con il classico metodo (quindi quello più sostenibile) ci vorrebbe una quantità di energia pari a circa 50-65 kWh, energia che sarebbe molto più efficiente utilizzare per le vetture 100% elettriche.