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Molto più di serie rispetto a quanto la sigla Concept Car possa far credere, la nuova Jaguar C-X16 si è mostrata al Salone di Francoforte in una veste tecnica decisamente interessante, che con ogni probabilità ricalca una delle configurazioni tecniche che potrebbero entrare in listino nel corso dell'ormai prossima commercializzazione.
Molto elegante, dotata di pochissimi particolari "da Salone", la nuova sportiva disegnata da Ian Callum - celebre per aver firmato le Aston Martin più belle degli ultimi anni - riprende alcune soluzioni stilistiche già viste sulle concept car C-X75, anch'essa sulla via della produzione in serie (ristretta) grazie all'accordo firmato con Williams F1.
Quello che colpisce dal vivo della nuova C-X16, oltre alla pulizia generale delle forme, è l'equilibrio tra i volumi e la cura per il dettaglio, che in molti casi si traduce in raffinate finiture in fibra di carbonio. Tra gli elementi di spicco si fanno notare la calandra trapezoidale, le maniglie montate a filo della porta, ma anche i cerchi da 21" anch'essi rifiniti in carbonio e montati all'interno di passaruota i cui archi sono tracciati partendo quasi dalle estremità del corpo vettura.
Tra gli elementi che probabilmente subiranno modifiche prima della commercializzazione c'è l'accesso al vano bagagli, il quale avviene per il momento esclusivamente attraverso una affascinante apertura con cerniera laterale del lunotto. Probabile che tale soluzione rimanga, soprattutto per facilitare le operazioni di carico quotidiane, ma risulta improbabile che Jaguar non integri tale soluzione con un'apertura più classica.
Tanto fuori quanto dentro la nuova C-X16 propone un abitacolo apparentemente "vicino" alla produzione. Pensata per essere discretamente "driver oriented" l'abitacolo è dominato da una forte contrapposizione tra il grigio dell'Alcantara ed il rosso del pellame di rivestimento dei sedili. Molto moderna, la plancia è dotata di tutte le tecnologie di ultima generazione (come il sistema Jaguar Connect and View sviluppato con Blackberry) e si caratterizza per la presenza di una cloche del cambio ed una fila di interruttori a levetta di chiara ispirazione aeronautica.
Tecnicamente la vettura propone una combinazione tra un motore 3 litri V6 da 380 CV ed un motore elettrico da 95 CV e 235 Nm di coppia massima. A differenza di quanto accade solitamente in una vettura ibrida, però, la "fornitura" di energia da parte dell'unità elettrica non viene utilizzata solamente per abbassare le emissioni ed i consumi ma soprattutto per incrementare le prestazioni, tanto che è il pilota stesso a decidere quando utilizzare i 70 kW attraverso la pressione del pulsante Push to Pass. Unico vincolo la durata del plus di potenza, che non passa i 10 secondi.
Le prestazioni della vettura sono a dir poco entusiasmanti: oltre ad una velocità massima di 300 km/h, infatti, la vettura è in grado di toccare i 100 km/h appena 4.4 secondi dopo la partenza e assicura un passaggio da 80 a 120 km/h in 2.1 secondi. Agli interessati segnaliamo che la vettura è in grado di toccare gli 80 km/h nella sola modalità elettrica.
Abbinato ad un cambio ZF ad otto rapporti di ultima generazione, dotato di "supporto" allo Stop/Start, il V6 della C-X16 emette 165 g/km di CO2.