I conti sulle accise del gasolio: +14,6 euro all'anno per ogni auto

I conti sulle accise del gasolio: +14,6 euro all'anno per ogni auto
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Il governo valuta un incremento di un centesimo all'anno per cinque anni, con impatti significativi per gli automobilisti
15 ottobre 2024

Il governo italiano sta considerando un aumento delle accise sul gasolio, che prevederebbe un incremento di un centesimo di euro all'anno per i prossimi cinque anni. Tale misura è attesa nella prossima legge di bilancio e non riguarderebbe il settore dell’autotrasporto, come specificato dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. L'intenzione è di limitare l'impatto sui trasportatori, puntando al contempo a incrementare le entrate statali attraverso il contributo degli automobilisti privati.

Il Codacons ha calcolato le potenziali conseguenze di questa misura per gli automobilisti italiani. Secondo i dati aggiornati al primo semestre del 2024, il parco auto italiano conta 40,3 milioni di vetture, con un 41,5% di auto a gasolio. Questo si traduce in oltre 16,7 milioni di auto diesel sulle strade italiane.

L’incremento previsto per le accise, che si rifletterebbe in una spesa maggiore di circa 0,61 euro per un pieno di 50 litri (considerando anche l’Iva), significherebbe per i proprietari di auto diesel un costo aggiuntivo annuo di circa 14,64 euro, basato su una media di due pieni al mese. Con un parco auto diesel così ampio, l'aumento complessivo per le famiglie italiane arriverebbe a circa 245,6 milioni di euro all'anno.

Il costo complessivo per i proprietari di auto a gasolio si farebbe sentire maggiormente nell’arco dei cinque anni previsti: secondo il Codacons, le famiglie italiane con auto diesel potrebbero trovarsi a spendere complessivamente circa 1,23 miliardi di euro in più. Il progressivo incremento dei costi andrà, quindi, a incidere significativamente sul bilancio familiare, specialmente per coloro che utilizzano frequentemente l’auto per spostamenti quotidiani o per lavoro.

Il governo italiano, dal canto suo, sostiene che l’aumento graduale permetterà di evitare un impatto economico immediato e di ripartire in modo più equo il peso fiscale necessario per mantenere le entrate. Tuttavia, le famiglie italiane dovranno fare i conti con un costo aggiuntivo non trascurabile nel lungo periodo.

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