I cinesi hanno paura di ChatGPT, ma il "loro" robot AI va in crash

I cinesi hanno paura di ChatGPT, ma il "loro" robot AI va in crash
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MOSS fallisce e crasha dopo pochi minuti
24 febbraio 2023

Da tempo ormai ChatGPT spopola in ogni discussione: dal poter scrivere frasi di senso compiuto su praticamente qualunque discorso al poter rispondere a ogni domanda possibile (o quasi), questa IA sta conquistando ogni discorso grazie alla sua particolarità. Eppure, in Cina non è mai stata ben vista, al punto da venire vietata in quanto "pericolo per la sovranità nazionale".

Secondo quanto spiegato, sarebbe in grado di diffondere disinformazione tramite conversazioni, cosa alquanto temuta a quanto pare: però è partita subito la ricerca di una IA nazionale cinese, capace di dare lo stesso servizio. Ecco allora che nasce MOSS, un chatbot che non ha avuto il successo sperato.

Creato presso il laboratorio PNL della Fudan University a Shangai, il bot è andato in crash dopo pochi minuti a causa delle troppe richieste: a portare tale problema la stessa popolarità che ha avuto al lancio ChatGPT, solo che qui ha praticamente rotto tutto, facendo crashare i server.

I ricercatori hanno spiegato che le risorse informatiche di MOSS non sono le stesse di ChatGPT: manca infatti, da come è stato spiegato, quella base fatta di dati di alta qualità e risorse di calcolo che invece ChatGPT ha. Nel frattempo ripartono le ricerche per sistemare il tutto: il team di ricerca è dedicato adesso a risolvere il problema che, a quanto sembra, renderebbe MOSS più facilitato e comodo a parlare inglese, commettendo molti errori in lingua cinese.

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